Un’intera famiglia distrutta per ragioni ancora in via di accertamento. Un corpo è stato trovato tra le lamiere dell’auto gli altri in mezzo ai rovi.
Una famiglia interamente distrutta e un’altra ricoverata in ospedale. La tragedia si è consumata intorno alle ore 19 a Settimo Rottaro – in provincia di Torino – sulla bretella Ivrea Santhià.
Le tre vittime si chiamavano Antonino e Raffaella Marsala, di 40 e 32 anni: coniugi di origine italiana ma nati e residenti in Gran Bretagna. I due sono morti sul colpo e con loro anche il figlio Lorenzo, di appena 15 anni. Secondo i primi accertamenti della Polizia stradale, la Fiat panda su cui le vittime viaggiavano avrebbe compiuto un salto di carreggiata incrociando la strada di una Toyota Yaris su cui viaggiava una famiglia di Casale Monferrato – Alessandria – con un bimbo di due anni a bordo. La famiglie piemontese è stata trasportata all’ospedale di Novara in eliosoccorso. Fortunatamente nessuno dei tre sembrerebbe essere in pericolo di vita. Non è ancora chiaro come mai il conducente della Panda abbia perso il controllo del veicolo.
Il sinistro si è verificato al km 12 della Bretella Santhià-Ivrea all’altezza del comune di Settimo Rottaro. L’impatto tra i due veicoli li ha praticamente distrutti scaraventando la Fiat nel fosso a lato dell’autostrada. La Panda su cui viaggiavano le tre vittime – i due coniugi e il figlio di 15 anni – si sarebbe ribaltata, per ragioni in via di accertamento, sul tetto della Yaris su cui viaggiava la famiglia piemontese e poi ha terminato la sua corsa nella scarpata. Il conducente e i passeggeri della Fiat Panda sono tutti e tre deceduti sul colpo: due sono dei corpi sono stati recuperati tra i rovi, mentre il conducente è stato trovato senza vita, schiacciato era tra le lamiere dell’auto. Sul posto oltre alla stradale sono immediatamente accorsi i Vigili del Fuoco di Ivrea, il personale sanitario del 118 e i tecnici di Ativa. Per la famiglia britannica, purtroppo, non c’è stato niente da fare: i sanitari hanno solo potuto constatare il decesso di tutti e tre. Nella medesima serata, da tutt’altra parte d’Italia – a Bari – un’altra famiglia è stata travolta da una moto guidata da un ragazzo di 20 anni. Il padre è morto per salvare il figlio: lo ha protetto facendogli da scudo con il suo corpo.