Aumento delle pensioni per una determinata fascia di cittadini. Approfondiamo insieme l’argomento relativo agli assegni 2023.
In seguito all’opposizione al Governo del Movimento 5 Stelle, Lega e Forza Italia – il Governo Draghi ha visto la sua conclusione con le dimissioni definitive del Premier. Il 25 settembre 2022 tutti i cittadini italiani saranno chiamati a votare, in modo da poter dare inizio ad un nuovo periodo politico. Sarà compito del Presidente del Consiglio in carica – in collaborazione con i Ministri – di rinnovare le iniziative del Governo precedente, oppure di annullarle per aggiungerne di nuove. A questo proposito, facciamo ora riferimento agli assegni pensionistici Inps.
Secondo il Decreto Legge Aiuti Bis introdotto dall’ormai ex Premier Mario Draghi, l’Inps avrebbe dovuto aumentare del 2% gli assegni delle pensioni a partire dall’inizio del 2023. Questo ovviamente non comprende l’intera fascia di cittadini, bensì solo coloro che possiedono determinate caratteristiche. Inoltre, grazie ad un anticipo di tre mesi riguardo tale rivalutazione, sarà possibile accedere all’aumento a partire da ottobre 2022. Vediamo insieme tutti i dettagli a questo proposito.
Pensioni: aumento Inps del 2%, a chi spetta?
Non sarà necessario richiedere l’aumento del proprio assegno, in quanto ci penserà l’Inps a inserirlo automaticamente nella cifra, solo di fronte a determinate caratteristiche del pensionato in questione. La condizione per cui sarà possibile accedere al DL Aiuti Bis si riferisce al reddito annuo percepito, cifra che non deve superare i 35.000 euro. I cittadini che si trovano al di sotto di questa determinata fascia, riceveranno automaticamente l’aumento del 2% nell’assegno relativo al mese di ottobre 2022.
Si tratta comunque di un limite ragionevole, soprattutto perché considerando la soglia minima, parliamo di un assegno di circa 2.692 euro al mese. Solo i cittadini che percepiscono di più non potranno accedere all’aumento previsto dal DL approvato da Mario Draghi. Ricordiamo inoltre, che la soglia dei 35.000 euro di reddito annuo è stata considerata anche per l’assegnazione del Bonus 200 euro per tutti i lavoratori dipendenti. Tuttavia, per avere conferma di un rinnovo del DL anche per l’anno 2024, dovremo attendere eventuali azioni ed iniziative del nuovo Governo.