Cozze, le hai mangiate e ti sei sentito male? Lo devi sapere: ecco quali potrebbero essere i sintomi a cui fare attenzione.
Le cozze sono uno dei “frutti di mare” più consumati, al pari magari delle vongole; questi molluschi bivalve vengono spesso utilizzati per la preparazione di una pasta gustosa, oppure serviti come secondo piatti accompagnati da verdure e condite con qualche goccia di limone.
In alcuni casi però, fortunatamente non frequenti (tranne allergie e patologie specifiche) potrebbero portarci all’intossicazione e farci dunque sentire male; ecco quello che c’è da sapere.
Cozze, le hai mangiate e ti sei sentito male? Cosa c’è da sapere
Un piatto di spaghetti alle cozze è sicuramente gustoso, e specialmente d’estate può essere una prelibatezza; in alcuni casi però, bisognerebbe fare davvero attenzione a quante cozze si mangiano e soprattutto a quali.
La qualità del cibo è fondamentale affinché non soltanto le nostre papille gustative, ma anche tutto l’organismo, ne beneficino; per questo, come riporta il sito ok-salute.it, è bene evitare di mangiare le cozze crude, perché potrebbero provenire da acque non perfettamente pulite.
Tranne casi in cui c’è la certezza del trattamento dell’abbattimento, meglio evitare di mangiarle crude sotto forma di crudité; la cottura, che possiamo verificare facilmente, inibisce i batteri e ci evita disturbi intestinali che possono essere molto spiacevoli.
Come riporta il sito, l’intossicazione alimentare da cozze può essere più o meno grave a seconda dei casi; solitamente, appaiono sintomi come crampi addominali, dissenteria, nausea e vomito, ed è bene rivolgersi ai medici qualora si avvertissero.
Infatti, si potrebbe sviluppare nel nostro corpo anche l’epatite A, generata dal virus HAV e dovuta nella grande maggioranza dei casi da alimenti contaminati, in particolar modo pesce curdo trattato senza le dovute norme igieniche. Anche qui, in presenza di sintomi simili all’infuenza, è bene monitorare la situazione, perché potrebbe subentrare l’ittero ad aggravare il tutto.
In caso di sintomi gravi è bene rivolgersi subito al medico; un’altra patologia che può svilupparsi è la salmonellosi, dai sintomi simili e che solitamente può aggravarsi in soggetti più fragili.