Pioggia di insulti sui social contro una mamma che ha fatto fare i bisogni al figlio in piazza San Marco.
Il 2022 ha segnato il ritorno del turismo in Italia con un notevole incremento anche rispetto all’epoca pre-Covid. Tuttavia non tutti i turisti possono essere definiti “consapevoli”.
Vuoi che il bambino avesse mal di pancia, ammettiamo pure che i bambini piccoli, talvolta, possono essere un po’ capricciosi. Ma urinare dietro una colonna in Piazza San Marco a Venezia pare davvero fuori luogo. Tanto più che il bambino non ha compiuto il gesto di sua iniziativa ma indirizzato e aiutato dalla mamma. Considerando quanti bar – con bagno – ci sono in Piazza san Marco, il gesto non ha proprio giustificazioni. E infatti, dopo la diffusione dell’immagine sui social, sulla donna sono piovute aspre critiche e anche qualche insulto. La scena è stata immortalata in uno scatto da una guida turistica del capoluogo veneto e in poche ore è diventata virale, scatenando una lunga serie di polemiche per quello che viene definito ancora una volta turismo selvaggio.
“Angolo sotto il campanile di piazza San Marco, procuratie nuove. Mezzogiorno oggi. Ah, il bel turismo di agosto” – ha scritto la guida turistica nel post condiviso sul proprio profilo Facebook il 24 agosto. A rilanciare la foto anche ci ha pensato poi la pagine “Venezia NON è Disneyland“, la quale ha scritto “Per cortesia, i bisogni fateli in bagno…”. E anche in questo caso, tra residenti e non, sono stati in tanti a definirlo un episodio di inciviltà. Da quanto raccontato dai presenti la mamma del bambino sarebbe stata anche redarguita da qualcuno che ha assistito alla scena. Un passante, infatti, le avrebbe fatto notare che esistono numerosi bar in cui avrebbe potuto accompagnare il figlio. Oltre ai bagni pubblici e, ovviamente ironicamente, qualcuno ha sostenuto che al limite, c’è anche il canale per espletare i bisogni. Un testimone alla scena, che ha scritto sotto al post su Facebook, ha raccontato: “Ho fatto presente alla ‘signora’ che c’erano bar, bagni pubblici e volendo il canale ma mi ha semplicemente guardato schifata e se ne è andata”. Mentre c’è chi sottolinea che trattandosi di un’emergenza che coinvolgeva un bambino, quindi poco gestibile al contrario di quella di un adulto, la soluzione migliore sarebbe stata magari fargliela fare in acqua, nel canale, e non in strada su una colonna secolare. Per una volta Venezia è al centro della scena non per gli scontrini da incubo dei suoi locali. Anche se il fenomeno dei prezzi folli, ormai, ha raggiunto tutta Italia: l’ultimo episodio si è registrato in Puglia.