Il valore delle bollette dell’energia cresce in modo esponenziale, arriva quindi il Bonus riscaldamento concesso dallo Stato.
I costi dell’energia aumentano irrimediabilmente, pertanto occorre seguire delle accortezze per evitare di spendere cifre stratosferiche in riscaldamento e acqua calda. A questo proposito, una soluzione efficace potrebbe risiedere nell’installazione della pompa di calore al posto della tradizionale caldaia; quest’ultima infatti consuma molto meno a livello energetico, ma al contempo riscalda perfettamente gli ambienti domestici (parliamo di un risparmio sulla bolletta del 70%).
L’installazione della pompa di calore non costa sicuramente poco, ma si tratta di un investimento a lungo termine volto a risparmiare durante la stagione invernale. Inoltre, è possibile ottenere delle agevolazioni accedendo al Conto Termico. Occorre semplicemente inviare la richiesta al GSE entro 60 giorni dalla fine dei lavori, con le rispettive fatture di installazione. Il GSE rimborsa il 65% dei costi con un massimo di 5000 euro, entro 2 mesi dalla firma ufficiale della convenzione.
Bonus Riscaldamento: tutto quello che c’è da sapere
Oltre al Conto Termico, il Governo ha previsto anche il Bonus Riscaldamento, destinato prevalentemente a tutti coloro che abbiano intenzione di procedere con delle ristrutturazioni dell’impianto del climatizzatore e del proprio immobile. La sostituzione dei vecchi impianti infatti giova non solo a livello di risparmio, ma anche rispetto a vantaggi ecosostenibili. Con la ristrutturazione quindi si può ricevere un rimborso del 50%, fino a 96mila euro di spesa.
Inoltre, è possibile accedere al Bonus Riscaldamento anche senza una ristrutturazione in corso – in questo caso, la spesa di sostituzione dei vecchi impianti di riscaldamento e raffreddamento può essere detratta (esponendo le fatture) fino al 65% con un massimo di 46mila euro. Per ottenere tale agevolazione, è necessario presentare la richiesta presso l’ENEA entro 90 giorni dall’installazione – includendo nella domanda l’asseverazione tecnica, così come scheda informativa e fatture di spesa. Questo, entro il 31 dicembre 2022.
La crisi energetica ci costringerà inevitabilmente a diminuire il consumo privato, pertanto è necessario abituarsi all’idea di dover tenere i riscaldamenti quasi al minimo e di evitare di utilizzare a lungo l’acqua calda. Questo per evitare di spendere incredibili quantità di denaro solo per il consumo di energia.