Fegato grasso? Ecco come risolvere il problema velocemente: le informazioni su questa patologia e le possibili soluzioni.
Molte persone possono purtroppo soffrire di steatosi, patologia più comunemente nota come fegato grasso; questo tipo di malattia è data dall’accumulo di grassi, i trigliceridi, all’interno del fegato, che nei casi più gravi arriva anche ad impedire al fegato di smaltirli.
Ma come fare dunque per trattare la steatosi, e magari preferibilmente agire d’anticipo con un importante lavoro di prevenzione? Ecco i dettagli a riguardo e le possibili soluzioni.
Fegato grasso? Ecco come risolvere il problema velocemente: dettagli e possibili soluzioni
In termini medici, come riporta il sito di Humanitas, la steatosi colpisce le cellule del fegato, dove è presente un accumulo anomalo di trigliceridi; solitamente, il fegato grasso è una condizione che si affronta fra i 40 e 60 anni di età, anche se aumenta l’incidenza anche tra i più giovani.
Solitamente non si hanno sintomi, anche se l’accumulo di grassi nelle cellule del fegato può portare anche ad un sovraccarico funzionale del fegato; una dieta ricca di grassi, magari unita all’abuso di alcolici, possono portare a questo problema con varie infiammazioni e non solo.
Tra le altre cause, come riportato, anche elevati livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue, soffrire di diabete di tipo II, essere anemici; o ancora l’uso di alcuni farmaci, squilibri ormonali, carenza di vitamina B12, deficit di carnitina, rapida perdita di peso, sforzi eccessivi e digiuni prolungati.
La patologia è caratterizzata solitamente da dolore alla pancia nel lato superiore destro, che però può essere associato anche ad altri disturbi; può anche evolversi in maniera asintomatica creando però danni.
Importante, sempre come sottolinea Humanitas, un lavoro di prevenzione, seguendo una dieta povera di grassi e riducendo il consumo di alcolici, mangiando più volte frutta, verdura e pesce e mantenendo uno stile di vita sano con costante e moderata attività fisica.
Per i trattamenti invece, si agisce modificando l’alimentazione non essendoci un vero e proprio trattamento farmacologico; è utile ridurre i grassi, l’alcol e gli zuccheri, oltre che il consumo di carne rossa e latticini, integrando invece maggiormente frutta, verdura e cereali.