Il Governo, per far fronte all’emergenza sulla crisi del gas, ha esposto il nuovo piano per ridurre i consumi. Scopriamo nel dettaglio di cosa si tratta e quali saranno le nuove regole.
In queste ore, il Governo, ha reso note le nuove misure per ridurre i consumi del gas. Si tratta di una serie di accorgimenti che ogni cittadino italiano dovrebbe mettere in atto, per fronteggiare la crisi del gas. Scopriamo nel dettaglio quali sono.
Il Ministero della Transizione ecologica ha recentemente approvato le misure all’interno del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale. Si tratta di piccoli accorgimenti da adottare, affinché si possa preservare la risorsa di queste riserve disponibili.
Il nuovo piano è stato approvato anche per tenere sotto controllo il futuro, infatti con il passare degli anni, le risorse di gas oltre ad essere più costose, tendono a scarseggiare. Ecco perché, un nuovo piano per far fronte all’emergenza è necessario.
Ma andiamo a scoprire cosa prevedono questo nuove misure.
Crisi del gas: ecco il nuovo piano approvato dal Governo
Recentemente, il Governo ha deciso di attuare delle misure di contenimento per ottimizzare i consumi di gas. Queste servono soprattutto per mantenere adeguati gli standard di sicurezza e preservare le riserve ancora disponibili.
L’obbiettivo principale è quello di ricercare nuovi canali per importare tale risorsa. Inoltre, il governo italiano ha deciso di focalizzarsi sulle misure da adottare per evitare gli sprechi di gas.
Si tratta di vere e proprie regole che che i cittadini devranno adottare per far fronte alla crisi. Una delle più discusse è stata quella sulla riduzione di 1 grado del riscaldamento degli edifici.
Nel dettaglio, si dovrà tenere una temperatura che va dai 17 ai 19 gradi, per quanto riguarda i posti in cui si svolgono attività industriali o artigianali. Mentre, per tutti gli altri edifici la temperatura potrà andare dai 19 ai 21 gradi. Ovviamente sono escluse dal provvedimento le strutture sensibili come ospedali e case di riposo.
Ora non ci resta che aspettare le prossime novità per capire come affrontare l’emergenza. Voi cosa ne pensate?