Andrea Bocelli è sicuramente uno dei performer italiani più conosciuti nel mondo. Ma conoscete il motivo della sua malattia?
Andrea Bocelli è uno dei tenori più famosi al mondo, da sempre è apprezzato per la sua voce ma anche per la sua estrema gentilezza. Ora è tornato a parlare della sua malattia, il cantate ha spiegato nei minimi dettagli cosa gli è successo e come riesce a convivere con la cecità. Scopriamo nel dettaglio le sue parole.
Bocelli è un tenore nonché un cantante pop, negli ultimi anni ha collaborato con diversi cantanti, come Ed Sheeran, facendo conoscere anche ai più giovani il mondo della lirica. Purtroppo, sin dalla tenera età ha dovuto affrontare non pochi problemi, infatti appena nato gli è stato diagnosticato un glaucoma congenito.
Oggi, il soprano è tornato a parlare della sua malattia rivelando alcuni dettagli inediti. Infatti, ha confessato di essere diventato cieco a causa di una pallonata sugli occhi ricevuta durante una partita a calcio. Scopriamo nel dettaglio le sue parole.
Andrea Bocelli parla della sua malattia
Sin dalla tenera età, Andrea Bocelli è stato sottoposto a numerosi interventi chirurgici. Come lui stesso ha confermato, da bambino riusciva a vedere soltanto le ombre, ma dopo una pallonata sul viso ricevuta durante una partita di calcio, ha perso completamente la vista.
Il glaucoma congenito gli è stato diagnosticato quando era ancora un neonato, da quel momento la sua vita dei suoi famigliari è totalmente cambiata. Negli anni si è sottoposto a frequenti interventi e numerosi problemi di tipo sanitario. Per fortuna, il tenore si è fatto forza e ha deciso di affrontare la malattia a testa alta.
Quando aveva solo sei anni è stato mandato in collegio per imparare a leggere il braile. Lui stesso ha dichiarato “La mancanza della vista non accentua solo i tuoi sensi, te ne dona un sesto. Ho vissuto con i contadini, ricordo la mietitura. Non ho nostalgie, ho un’idea precisa del mondo.”
Bocelli ha anche aggiunto che proprio grazie a questo sesto senso ha imparato a vedere e ad amare. Voi cosa ne pensate?