Il tema relativo alle pensioni rappresenta un argomento particolarmente dibattuto negli ultimi anni: è possibile accedervi prima dei 67 anni di età?
Quando parliamo delle pensioni, facciamo riferimento ad un tema particolarmente delicato – soprattutto se ci rivolgiamo nello specifico al nostro Paese. In Italia infatti, per poter accedere alla pensione occorre aver compiuto almeno 67 anni di età oppure aver versato 42,10 anni di contributi allo Stato. Cosa comporta questo?
Fondamentalmente, i posti di lavori attualmente risultano occupati da personale stanco che non vede l’ora – dopo diversi anni di impiego – di abbandonare il modo lavorativo; mentre i giovani si vedono costretti ad accettare occupazioni sottopagate, raggiungendo così l’indipendenza economica dopo i 30 anni.
Per questo motivo, negli ultimi anni i vari Governi hanno tentato di studiare e approvare delle agevolazioni che consentissero ad una particolare categoria di lavoratori di accedere alla pensione anticipata. Abbiamo visto quindi susseguirsi una serie di riforme – tra cui Quota100, fino ad arrivare a Quota102, ma anche Opzione Donna e APE sociale – volte a garantire un assegno mensile dignitoso ai lavoratori dipendenti e autonomi.
Grazie a queste riforme, è possibile accedere alla pensione prima del compimento dei 67 anni, ma occorrono comunque dei requisiti particolari sulla pase della pensione anticipata che si intende richiedere. Approfondiamo insieme l’argomento nel prossimo paragrafo.
Pensione anticipata: i requisiti necessari per accedervi
Come abbiamo anticipato precedentemente, esistono una serie di agevolazioni che permettono ad alcuni lavoratori di accedere alla pensione anticipata. In primo luogo – facendo riferimento all’Opzione Donna – quest’ultima prevede 35 anni di contributi con il compimento di almeno 58 anni di età (compiuti altro il 31 dicembre 2021) per le lavoratrici dipendenti e 59 anni per le lavoratrici autonome. In questo caso, facciamo riferimento ad un’agevolazione che va approvata ogni anno, pertanto sarà compito del nuovo Governo quello di rinnovare tale possibilità anche per l’anno 2023.
Abbiamo poi l’APE sociale che consente ad un disoccupato di almeno 63 anni di età, con un minimo di 30 anni di contributi, di accedere appunto alla pensione anticipata. Infine, per quanto riguarda Quota102, essa prevede il versamento di almeno 38 anni di contributi.
Insomma, il Governo ha previso una serie di ‘scappatoie’ che consentono di abbandonare il mondo del lavoro prima del compimento dei 67 anni. E’ anche vero che Mario Draghi, dal 25 settembre 2022, non sarà più il nostro Presidente del Consiglio; la coalizione votata dai cittadini italiani avrà il compito di rinnovare le proposte dei precedenti governi, oppure potrà scegliere di annullarle per aggiungerne di nuove.