I dolcificanti artificiali e i sostituti dello zucchero, secondo uno studio, avrebbero una serie di effetti collaterali sull’intestino, metabolismo del glucosio e altri elementi importanti della nostra salute.
I dolcificanti artificiali che ci sono in commercio non sempre sono salutari. Vengono utilizzati soprattutto dai diabetici, ma non solo, dato che sempre più persone hanno l’abitudine di assumerli. Un’abitudine che non è poi così sana.
All’interno di essi vi sono delle sostanze che alterano il microbiota intestinale con un aumento correlato dei livelli di glucosio nel sangue. La ricerca infatti ha spostato l’attenzione sugli effetti della saccarina, sucralosio, aspartame e stevia, sul microbioma intestinale, sulla tolleranza al glucosio e su altri parametri di salute. Entriamo nello specifico e cerchiamo di comprendere meglio quali possono essere i rischi per la salute.
Cosa ha stabilito la ricerca
Sono stati scelti 120 adulti sani che avevano accuratamente evitato cibi o bevande zuccherate artificialmente. L’ età media era di circa 30 anni e il 65% erano donne, sono stati divisi in 6 gruppi. L’analisi di è concentrata su diversi gruppi di soggetti presi in esame. Ai primi 4 gruppi sono state somministrate due bustine di un diverso dolcificante ciascuno per tre volte al giorno. A un altro gruppo invece 5 gr. al giorno di glucosio e all’ultimo gruppo non veniva fatto consumare nulla.
Il risultato è stato che dopo due settimane di consumo di tutti e quattro i dolcificanti in esame, si è verificato un episodio significativo ossia il cambiamento della composizione e funzione del microbioma. Si è verificato infatti che la saccarina e sucralosio avevano fortemente prodotto un effetto importante ossia avevano alterato la tolleranza al glucosio.
Ovviamente bisogna precisare che gli effetti sulla salute che i dolcificanti non nutritivi possono generare rimangono ancora da studiare e bisogna ancora dedicare del tempo a esperimenti che possano confermare i reali effetti sulla salute del corpo. Ma la ricerca che è stata condotta fino a qui ci fa riflettere su un dato molto importante ossia che è fondamentale ottimizzare le raccomandazioni circa l’alimentazione da assumere per quella categoria di persone come i pazienti iperglicemici e obesi che devono quindi limitare notevolmente l’assunzione di zuccheri.