Il titolare di una tabaccheria di Ladispoli ha raccontato quanto avviene presso la sua attività: molti percettori del Reddito di Cittadinanza usano il sussidio per acquistare sigarette e Gratta e Vinci.
Il sussidio a firma grillina – rivendicato con grande orgoglio dal leader dei Cinque Stelle, Giuseppe Conte – è nato per aiutare, chi non ce la fa, ad acquistare beni di prima necessità come cibo e farmaci. Tuttavia c’è chi ne fa altro uso.
Il tema del Reddito di Cittadinanza è molto sentito, in alcune zone del paese forse più che in altre. Non è ancora chiaro cosa farà a riguardo il nuovo Governo. Giorgia Meloni ha paventato l’idea di sostituirlo con un sussidio destinato unicamente ai soggetti fragili e impossibilitati a lavorare. Di sicuro è nelle intenzioni della leader di Fratelli d’Italia modificarlo almeno su un punto: abolirlo non dopo 2 ma già dopo 1 offerta di lavoro rifiutata. Sia che essa provenga da agenzie per il lavoro sia che essa provenga da privati. A Ladispoli – Roma – sono oltre 600 i beneficiari del Rdc da oltre due anni. Ma, da quanto risulta, nessuno ha mai contraccambiato con lavori socialmente utili, come imporrebbe la normativa. Una decina di percettori sarebbero dovuti essere impiegati in mansioni relative alla assistenza agli anziani: ma il progetto non è mai decollato.
Un tabaccaio della zona ha raccontato come, presso la sua attività commerciale, spesso si presentano persone che beneficiano del sussidio statale: “Hanno il Reddito e si presentano qui per prendere le sigarette e i Gratta e Vinci.” – le parole del signor Giacomo Esposito, confermate anche dalla moglie, Gloria Ibisco. La coppia ha spiegato che in molte occasioni i clienti percettori del Reddito a Ladispoli, hanno provato a utilizzare la loro prepagata per soddisfare i vizi del gioco e del fumo, anziché acquistare generi di prima necessità. Ma i due coniugi si sono sempre rifiutati di accontentarli. L’ultimo caso – hanno raccontato – l’altra mattina quando una signora pretendeva di giocare i numeri al Lotto. “Ricordo che ha chiesto anche un pacco di sigarette e che ha ammesso di voler pagare con la carta del reddito sostenendo che il fumo è un vizio che deve essere esaudito così come il gioco. In quel caso ci siamo opposti. Non siamo contrari al provvedimento, sia chiaro, perché davvero molte famiglie ne hanno bisogno. Però chi è beneficiario di questo sussidio statale dovrebbe utilizzarlo per altro” – ha precisato il tabaccaio. Questa situazione non riguarda solo la sua attività: molti altri colleghi lamentano la stessa situazione, sia a Ladispoli sia nella vicina Cerveteri.
Ma i casi di “furbetti del Reddito” potrebbero anche essere molti di più di quelli scovati dai tabaccai. I gestori delle attività, infatti, non possono controllare i documenti dei clienti. Pertanto molti potrebbero pagare sigarette e Gratta e Vinci o altro con la tessera prepagata dallo Stato senza che nessuno lo sappia.