In vista dell’ accensione del riscaldamento condominiale, il tema della suddivisione delle spese diventa importante. Tanti si stanno domandando quale sistema di riscaldamento sia conveniente in un periodo in cui i costi del gas stanno salendo.
Si parla di riscaldamento autonomo, gestito dal singolo condomino e quello centralizzato, gestito dal condominio. Quale risulta essere il più conveniente in materia di costo? Sicuramente vi sono dei maggiori benefici dei contratti che sono a lungo termine in un periodo in cui si assiste a dei cambiamenti rilevanti per quanto riguarda proprio i prezzi delle materie prime.
Come sappiamo la maggior parte dei condomini utilizzano un sistema di riscaldamento centralizzato, ossia gestito dal condominio e non dalla singola utenza abitativa. Ma sorge spesso una domanda, ossia come deve avvenire la suddivisione equa delle spese? Si è verificato un vero e proprio illecito circa la suddivisione delle spese relative al riscaldamento all’interno di un condominio.
Cosa è accaduto
La persona in questione viveva in un condominio all’interno del quale il sistema di riscaldamento era centralizzato. Era stato stabilito che la spesa complessiva del condominio andasse ripartita. L’idea doveva essere quella che la grandezza di un singolo appartamento poteva incentivare la dispersione del calore. Questo causava che le somme pervenute rischiavano di diventare spropositate nonostante il mancato utilizzo dell’appartamento. La Corte di Cassazione aveva stabilito che è illecito suddividere per quota il riscaldamento e le spese condominiali, se esiste un metodo che invece rileva il concreto utilizzo singolo.
Riscaldamento centralizzato? Quanti dubbi per chi vuole staccarsi https://t.co/dzMe7PlIJ7
— Gazzetta di Parma (@gazzettaparma) October 20, 2022