Ennesima morte sul lavoro. La vittima si chiamava Samuele e aveva appena 29 anni. Lascia un bimbo di 6 mesi.
In Italia ogni giorno muoiono, in media, tre persone sul luogo di lavoro. È un tema scottante quello della sicurezza. Un tema a cui bisogna porre rimedio con la massima urgenza.
Samuele Vairetti è morto mentre stava lavorando in località Bagini, in provincia di Sondrio, a 1260 metri di quota. La zona dove si è consumata la tragedia, “Muunt Maiuu“ in val Bodria vicina alla Val Corta, nel territorio comunale di Tartano, è impervia, ma a tradire Samuele- giovane boscaiolo – non è stata la montagna che tanto amava. Secondo i primi accertamenti svolti dai tecnici dell’Ats della Montagna- intervenuti per le indagini con i Carabinieri di Ardenno e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sondrio – a uccidere il 29enne è stato il carrello usato per il trasporto del legname con la teleferica, ora posta sotto sequestro dalla Procura di Sondrio. Un colpo alla testa sembrerebbe essere stato ciò che ha determinato il decesso del ragazzo. A dare l’allarme è stato un collaboratore della vittima, entrambi impegnati nella superficie boscata. Da circa un mese, Samuele aveva aperto con il fratello Oscar la ditta “Vairoforest Snc“, con sede in via Isola a Talamona, un’impresa forestale. Quello era il suo primo cantiere da boscaiolo: la realizzazione di un sogno dopo tanti anni da manovale. Il boscaiolo lascia la compagna Clelia e il piccolo Carlo, di sei mesi.
Su questa ennesima tragedia si è espresso anche il sindaco del paese, Davide Menegola: “Ho saputo dai miei impiegati una volta arrivato in Comune della tragedia. Era diventato padre ed era la persona più felice al mondo mi assicura chi lo conosceva bene”– le parole del primo cittadino. Samuele era conosciuto a apprezzato da tutti. Viene ricordato come un ragazzo buono e un lavoratore molto attento preciso. Il sindaco e il parroco di Tartano stanno anche valutando di annullare la festa patronale in segno di lutto. A piangere la scomparsa di Samuele, anche lo zio Raimondo ex prof di ciclismo. In Italia, dall’inizio di questo anno, sono state 790 le persone che hanno perso la vita mentre stavano lavorando. Mentre 536.002 le denunce per infortunio sul lavoro Di recente a Verona, è morto un altro giovanissimo Nicolò Corsi, di 21 anni. Il ragazzo ha perso i sensi mentre stava lavorando sui silos del vino