In merito alle concessioni del Decreto Aiuti del Governo, questa volta ci si rivolge anche alle piccole e medie imprese italiane. Si tratta di quelle che richiedono dei contributi a fondo perduto. Vi è una stretta relazione con la guerra in Ucraina.
Parliamo di contributi che sono erogabili alle PMI, ossia alle Piccole Medie Imprese, le quali hanno dovuto avere dei rapporti commerciai proprio con quei Paesi coinvolti nella dura guerra in Ucraina.
Da giovedì 10 e fino al 30 novembre sarà possibile richiedere un contributo a fondo perduto per compensare il calo di fatturato causato dal conflitto. Ecco i requisiti per ottenere il sostegno erogato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy ▶️ https://t.co/g9lQVmPbkP pic.twitter.com/SVL4mWRPpX
— CCIAA Roma (@camcomroma) November 8, 2022
A tal proposito il Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) ha fissato le regole per poter accedere alla misura. Le domande si potranno presentare a partire dalle ore 12 del giorno 10 novembre, con scadenza 30 novembre del 2022.
Bonus di guerra, cosa sono e come presentare la domanda
Innanzitutto bisogna prendere come riferimento il sito Invitalia, da cui si accede tramite un’identità digitale. Necessaria è per accedere è anche la Carta Nazionale dei Servizi o di Carta d’Identità Elettronica, oppure lo SPID, il Sistema Pubblico d’Identità Digitale.
Al momento non è ancora attivo il link per accedere alla piattaforma Invitalia, ma la comunicazione di avvenuta attivazione avverrà a breve. Riguardo questi Bonus di guerra per le PMI in arrivo, al momento sia la delega d’invio della domanda che il modello da utilizzare per l’istanza, sono già disponibili online, è sufficiente accedere al sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE).
Arrivano i Bonus di guerra per le piccole e medie imprese a certe condizioni https://t.co/ahH68bJ9l3
— RisparmioEnergiaLuceGas (@RisparmioG) November 4, 2022
Per accedere a questi bonus bisogna essere in possesso di determinati requisiti, tra cui vi è il vincolo di riduzione dei ricavi. Nello specifico durante il trimestre antecedente la data del 18 maggio del 2022, l’impresa che richiede i Bonus deve dimostrare un fatturato del 30% in meno rispetto allo stesso periodo che riguarda invece l’anno 2019. Quindi bisogna dimostrare che il calo di fatturato che ha colpito l’impresa è conseguente alla diminuzione della domanda da parte dei Paesi che attualmente sono in guerra. Anche l’interruzione dei contratti che vi sono già oppure dei progetti in divenire sono considerati. Bisogna anche dimostrare da parte delle PMI che il calo di fatturato, che riguarda sempre il periodo che abbiamo indicato, si è verificato a proprio causa della crisi, soprattutto a proposito dell’ approvvigionamento delle materie prime.