Eccola la stagione fredda, è arrivata. Come utilizzare i termosifoni per far fronte a queste temperature così rigide.
Sappiamo che milioni d’italiani utilizzano i termosifoni, ma ovviamente la domanda che sorge spontanea è quella se tenerli realmente accesi alla minima potenza durante tutto il giorno oppure altra soluzione, da valutare, bisogna usarli a intermittenza impostandoli a una temperatura massima?
In effetti tenerli accesi solo per un periodo limitato ha i suoi svantaggi. L’idea di attivare in modo continuativo i riscaldamenti non è affatto positivo per il consumo. Cosa importante da stabilire è che se il riscaldamento domestico resta spento per parecchio tempo, questo fa fatica poi a entrare a regime. Quindi la temperatura confortevole richiede sicuramente molto più tempo ed energia. Cosa importante per fare in modo che il calore rimanga, è che le mura domestiche devono prima assorbire interamente il calore erogato.
Quali sono i criteri a cui prestare attenzione
La caldaia, è sicuramente un apparecchio molto importante legato ai termosifoni, ma attenzione a come la si usa, dato che tra accensione e spegnimento, potrebbe subire danni prematuramente, anche se la caldaia è nuova. Ecco il motivo per cui bisogna mantenere i termosifoni accesi alla minima potenza in modo continuativo. Evitare quindi d’impostare la temperatura a una temperatura massima e poi sarà più omogenea nell’intera abitazione, senza alcun eccesso. Altro argomento molto importante circa l’argomento termosifoni, riguarda come regolare le temperature. Bisogna ricordare che le temperature devono essere impostate tra i 16-18°C e i 20/21°C. Quest’anno sappiamo che, in base all’aumento del prezzo del gas, le temperature sono più stringenti. Ci sono delle restrizioni che vanno rispettate e a cui non ci si può sottrarre. Non dobbiamo dimenticare che l’ultimo decreto del Ministero della Transizione Ecologica ha stabilito proprio le seguenti misure: Si parla di riduzione di 1° della temperatura ammessa negli ambienti sia per quanto riguarda gli uffici pubblici che quelli privati, ma anche le case. Questa temperatura passa dai 20° a 19°, con l’aggiunta di +2° che vengono considerati dei gradi di tolleranza.
Cosa accade per gli edifici adibiti ad attività industriali? Per quanto riguarda questi edifici, sia che si tratti di edifici artigianali e assimilabili la temperatura massima consentita è invece quella di 17°, sempre con +2° di una certa tolleranza concessa.Circa l’accensione giornaliera dell’ impianto di riscaldamento, bisogna dire che si verificherà una riduzione di un tempo di 1 ora del tempo massimo finora consentito. Parlando della riduzione dell’intervallo temporale della stagione termica, cosa accade nello specifico? Il periodo di riscaldamento subisce una riduzione di un periodo che riguarda i 15 giorni complessivi. Attenzione, dato che le norme sui consumi non coinvolgono quelle che vengono considerate come delle utenze sensibili, quindi quelle che riguardano delle strutture specifiche, ossia quando si parla di ospedali, RSA e case di cura. Non coinvolge delle strutture come ad esempio quelle delle scuole materne, gli asili nido, le piscine e quegli edifici alimentati a un tipo di energia solare. Sicuramente se si dovessero verificare delle deroghe il motivo riguarderà delle situazioni climatiche particolarmente avverse.