Siamo a Roma, a due passi da piazza Navona e Campo de Fiori. Qui vi è l’ennesima storica libreria che a breve chiuderà i battenti.
Purtroppo la data di chiusura è stata già fissata al 6 gennaio, giorno in cui questa storica libreria nel cuore della Città Eterna cesserà per sempre la sua lunga attività. Tra i motivi ci sono sicuramente i costi che non sono più sostenibili, una sempre più grande difficoltà a sostenere le spese e la triste decisione che non si vorrebbe mai prendere.
Odradek, questo è il nome della libreria, dove chissà quanti di coloro che vivono a Roma, ma anche quelli che lo sono di passaggio, sono entrati almeno una volta durante una passeggiata negli affascinanti vicoli del centro storico. Questo è un luogo, che come tutte le librerie del resto, fa un qualcosa di molto prezioso e utile ossia “cibare di carta” tutte le generazioni, da quelle passate a quelle future. Sono proprio Katia e Davide che da anni l’hanno gestita e amata a dover dare il triste annuncio.
Le cause della chiusura
“Muoiono anziani e accaniti lettori e non c’è il ricambio. Le nuove generazioni non vivono più nella civiltà della carta . Il processo irreversibile di digitalizzazione impone a tutti un ripensamento sulle forme di accesso alla conoscenza e ai saperi che una volta venivano trasmessi esclusivamente su carta. Il libro non scomparirà, ma non è più l’unico strumento di alfabetizzazione”. Queste le loro parole che dicono tanto circa l’amarezza generale del periodo che stiamo vivendo.La libreria si trova a via dei Banchi Vecchi, una piccola strada nel centro storico della capitale ma molto trafficata da chiunque si sposti tra Piazza Navona e Campo dei Fiori. Katia e Davide vogliono davvero spiegare questa lunga, meditata e sofferta decisione che dopo 25 anni li porterà ad abbassare per sempre le saracinesche, per le troppe spese da affrontare.
“Quest’anno è stato il tracollo – spiegano Katia e Davide – con incassi giornalieri sotto i 300 euro. I numeri di questo 2022 sono implacabili: 9000 euro d’incassi mensili in Libreria equivalgono a 2700 euro di guadagni (il 30% di media è il guadagno sui libri). Con 2000 euro di affitto non rimane nulla. In agosto abbiamo incassato 4000 euro contro i 6500 dell’anno precedente, a settembre incassiamo 6500 euro contro i 10700 del 2021. Tutti i mesi registriamo un calo del fatturato di 2000 euro. E siamo stati anche aiutati. Le istituzioni nazionali con i contributi alle Biblioteche per l’acquisto nelle librerie indipendenti, la Regione Lazio con i bonus per progetti culturali a decine di librerie, più il sostegno di privati cittadini che ci hanno permesso di pagare ricevute bancarie di 10000 euro nel mese di agosto, questi contributi non sono stati sufficienti a invertire la tendenza. Sempre meno lettori entrano in Libreria”.
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Purtroppo non c’è nulla da fare per evitare questa ennesima chiusura di una libreria. Ci sono dei giornalisti, anche noti, che stanno organizzando una vera e propria colletta per aiutare Katia e Davide, i quali annunciano una svendita totale in libreria fino al 6 gennaio 2023. Ovviamente gli sconti che praticheranno saranno conformi alla Legge 13 febbraio 2020, n. 15, “Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura“. Eh sì proprio la “Promozione e sostegno alla lettura”, che sta diventando sempre più sconosciuta, soprattutto tra le nuove generazioni, che non amano molto leggere, perché forse troppo connessi, troppo digitali.