Si parla di bonus edilizi. Dal 1° gennaio 2023 entra in vigore l’obbligo di qualificazione Soa.
Entriamo nel dettaglio per comprendere meglio in cosa consiste questo obbligo. Riguarda quei contratti nelle costruzioni che hanno un valore superiore a 516mila euro e che beneficiano d’incentivi fiscali.
L’obbligo di cui si parla è stato introdotto con l’obiettivo di aumentare i controlli antifrode a discapito di quelle imprese che simulano di avere le carte in regola ma in realtà non lo sono affatto. Vi è da precisare che per i primi sei mesi potranno lavorare anche le imprese che hanno solo fatto richiesta.
Gli obblighi
Cerchiamo di comprendere cosa sia L’attestazione Soa. Si tratta di una certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto che riguardano l’esecuzione di appalti pubblici riguardanti i lavori. Tutto questo è molto importante per stabilire la capacità dell’impresa di eseguire opere pubbliche di lavori con un importo a base d’asta superiore a € 150.000,00. I requisiti da considerare per fare in modo che il tutto possa procedere sono i seguenti che vi indichiamo ossia: Requisiti d’idoneità professionale. Adeguata capacità economica e finanziaria. Adeguate capacità tecniche e professionali. L’integrità morale e fiscale. Si tratta di una restrizione dovuta proprio per arginare un fenomeno molto importante e che purtroppo sta dilagando ossia quelle delle imprese improvvisate, si tratta di quelle imprese che come affermato già in precedenza, simulano di avere i requisiti per accedere, ma in realtà non è così. Queste imprese dovranno essere in possesso della qualificazione Soa, che è prevista dall’articolo 84 del Codice Appalti. Essere in possesso, di un contratto con uno degli organismi di attestazione.
#BONUSEDILIZI – Preoccupazione di ANAEPA per l’ennesimo tentativo di introdurre l’obbligo della qualificazione SOA per i lavori legati ai bonus dell’edilizia, inutile sbarramento burocratico al mercato delle riqualificazioni.https://t.co/wtbzLyZEfg pic.twitter.com/qBYd3JaCUp
— ANAEPA-Confartigianato Edilizia (@AnaepaEdilizia) May 8, 2022
L’esecuzione dei lavori che ha un importo superiore alla cifra dei 516.000 euro sarà affidata esclusivamente a quelle imprese in possesso, del contratto di subappalto, della occorrente qualificazione. Dunque a questo punto vi è da precisare che l’obbligo sarà attuato per tutte quelle imprese che lavorano in quei cantieri che risultano essere agevolati con le seguenti caratteristiche che vi citiamo ossia con il superbonus, l’ecobonus, il bonus ristrutturazioni, il sismabonus e le agevolazioni per l’installazione d’impianti fotovoltaici, i sistemi di accumulo e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Il tutto verrà applicato a quei bonus edilizi che sono i seguenti nel dettaglio: superbonus 110%; ecobonus ordinario; bonus casa e sismabonus ordinario; bonus facciate; bonus fotovoltaico ordinario; bonus colonnine di ricarica ordinario; bonus barriere architettoniche 75%. Bisogna precisare che vi è un fattore da analizzare, ossia l’unica discriminante da considerare riguarda l’importo di quei lavori complessivi, che hanno un ammontare maggiore della cifra di 516.000 euro. Sia Confartigianato che Cna hanno criticato l’estensione dell’obbligo di qualificazione Soa. A tal proposito hanno affermato che si tratterebbe di un obbligo che andrebbe a ledere notevolmente proprio la libera concorrenza e per questo motivo l’Organizzazione Artigiani chiede esplicitamente che questa efficacia della misura venga assolutamente posticipata. Il tutto perché rappresenta un vero e proprio aggravio burocratico e costituisce una barriera nei confronti proprio di quelle che sono le imprese artigiane che invece andrebbero tutelate.