Circa l’approvazione della Manovra 2023, ci sono state delle grandi difficoltà che il Nuovo Governo Meloni ha dovuto affrontare.
Vi è stato davvero tanto fermento e tanta velocità da parte del nuovo Governo Meloni per cercare di approvare nel minor tempo possibile la nuova Legge di Bilancio. Dopo i primi giorni in cui si sono verificate delle forti tensioni in Commissione Bilancio alla Camera, come è normale che sia in questi casi, poi l’iter si è svolto in modo lineare e anche abbastanza veloce. Fino al giorno del giovedì 29 dicembre 2022 quando vi è stato il voto di fiducia al Senato.
Bisogna sottolineare un aspetto molto importante ossia che il testo in questione ha subito davvero molte modifiche prima di essere approvato. Non è stato quindi semplice. Parliamo infatti nello specifico sia degli interventi sulle pensioni che quelli di natura fiscale. A proposito della fiscalità vi è da dire che vi sono davvero tante novità da segnalare. Entriamo nel dettaglio per meglio comprendere cosa accadrà per certi settori in seguito a tutto quello che è stato approvato.
La novità: norma sulla raccolta differenziata
A tal proposito ecco un Bonus per la raccolta differenziata. Si tratta dell’’articolo della legge numero 124. Nello specifico, si tratta di “incrementare il riciclaggio delle plastiche miste e degli scarti non pericolosi dei processi di produzione industriale e della lavorazione di selezione e di recupero dei rifiuti solidi urbani, in alternativa all’avvio al recupero energetico”. Il tutto servirebbe a “ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi e il livello di rifiuti non riciclabili derivanti da materiali da assemblaggio“. Vi è da segnalare che la maggioranza di centrodestra ha deciso per un rifinanziamento del valore di 10 milioni di euro. Cerchiamo di comprendere meglio cosa accadrà. Tutte quelle imprese che nel corso del 2023 vorranno beneficiare di questa agevolazione dovranno presentare il modello F24. Questo modello deve essere compilato in ogni sua parte, attraverso dei servizi telematici che sono messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate. Il credito poi andrà a confluire nella dichiarazione dei redditi che sarà relativa al periodo d’imposta del riconoscimento.
Parlando del valore di questo bonus sarà pari al 36% delle spese che sono sostenute e soprattutto documentate dalle aziende per quanto riguarda l’acquisto di prodotti che vengono appunto realizzati con dei materiali che risultano essere provenienti dalla raccolta differenziata. Parliamo nello specifico degli imballaggi in plastica, imballaggi biodegradabili e compostabili oppure che sono derivati dalla raccolta differenziata per quanto riguarda sia la carta che l’alluminio. Dobbiamo precisare che il limite per queste spese è della cifra di 20mila euro e parlando di agevolazione il tutto è previsto per il periodo che riguarda gli anni del 2023 e del 2024. A tutto questo si aggiunge anche un “Fondo per il contrasto al consumo di suolo”. A proposito di questa voce dobbiamo specificare che è previsto un contributo del valore di 160 milioni di euro che sono utilizzabili fino all’anno del 2027 e come dice la dicitura serve proprio “ai fini di consentire la programmazione e il finanziamento d’interventi per la naturalizzazione di suoli degradati o in via di degrado in ambito urbano e peri urbano”.