Le restrizioni legate al Covid ritornano. Si parla di test e mascherine, soprattutto, e così l’Europa ritorna a preoccuparsi nuovamente.
Sono proprio L’Ecdc, ossia il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e l’Easa, l’Agenzia per la sicurezza aerea dell’UE, che danno delle delucidazioni circa quei voli che sono diretti o indiretti e che provengono dalla Cina.
Per i passeggeri che volano in Europa, si dovranno effettuare i test anti-Covid e utilizzare le mascherine a bordo. Ovviamente parliamo di raccomandazioni e precauzioni che se si vogliono utilizzare le parole del documento sono “sulla base delle misure concordate dagli Stati membri europei” che “si applicano con effetto immediato per i voli in arrivo nell’Ue dalla Cina”. Anche l’ Italia ne è coinvolta a questo punto, nessuna nazione europea esclusa.
I provvedimenti
Sappiamo che vi è la circolazione di diversi virus respiratori, con le varianti che preoccupano e che non stanno indebolendo il virus ma lo trasformano e lo rafforzano. A questo punto si raccomanda, utilizzando le parole del documento: “al pubblico di evitare viaggi non essenziali in caso di sintomi respiratori”. Non va mai dimenticato l’uso della mascherina Ffp2, uno strumento sempre molto importante e indispensabile per la protezione. Per tutti quei voli provenienti in UE dalla Cina si raccomandano due fattori indispensabili ossia l’utilizzo delle mascherine a bordo e il ricorso ai tamponi per i passeggeri. Altro aspetto molto importante è quello di accertare lo stato vaccinale dei membri dell’equipaggio assegnati a questi viaggi. La campagna vaccinale è stata di grande aiuto per tutte le categorie dei lavoratori, ma soprattutto per l’equipaggio degli aerei è fondamentale che lo stato di vaccinazione dei membri venga sempre costantemente monitorato. Nel documento si indica anche un fattore molto importante per limitare il virus ossia il test a campione sui passeggeri in arrivo.
A questo si aggiunge un aspetto molto importante ossia quello di monitorare le acque reflue negli aeroporti internazionali dove sono previsti proprio quegli arrivi dalla Cina. Questi due enti europei, L’Ecdc, ossia il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, e l’Easa, l’Agenzia per la sicurezza aerea dell’Ue, che riguardano solo i voli tra Cina e Ue danno delle vere e proprie dritte conl’obiettivo di ridurre questa terribile diffusione del virus. Bisogna farlo con due strumenti validi e importanti per contrastare la diffusione ossia l’utilizzo delle mascherine e i tamponi. Quello che viene indicato nel documento mira proprio a ridurre il rischio per tutta la sicurezza sanitaria a bordo degli aerei. Non dobbiamo dimenticare che la questione riguarda la Cina, ma anche, come scritto nel documento, “altre regioni geografiche in situazioni simili”. Quello che va puntualizzato è che questi provvedimenti vengono applicati anche ad altre zone dove il Covid circola ancora e senza sosta. Proprio Luc Tytgat, direttore della strategia e della gestione della sicurezza dell’Easa, afferma che queste misure che risultano essere possono essere invece applicate anche, come indicato nel documento “in qualsiasi altra situazione comparabile se si verifica una riacutizzazione regionale del Covid”.