Sappiamo che tutti gli spazi comuni di un condominio servono proprio per il servizio riservato a tutti i condomini che vi abitano.
È proprio il Codice civile che stabilisce quello che si può fare riguardo agli spazi comuni e anche quello che invece non è permesso, ma risulta vietato. Dobbiamo ricordare che tutte le volte in cui un condominio vuole apportare delle modifiche è fondamentale sempre che vi sia l’approvazione dell’assemblea condominiale.
La Corte di cassazione stabilisce una precisazione molto importante in merito all’installazione dell’impianto fotovoltaico. La precisazione fondamentale da chiarire è che è possibile installare dei pannelli fotovoltaici nelle parti comuni del condominio anche se l’assemblea condominiale non è favorevole. Entriamo nel dettaglio per comprendere il motivo.
Cosa accade se l’assemblea è sfavorevole
La Corte di cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso da parte di alcuni condomini, ai quali l’assemblea condominiale aveva negato proprio il diritto d’installare un impianto fotovoltaico. Il ricorso dei condomini non è accettato perché la decisione che ha preso l’assemblea condominiale risulta nulla, e quindi a questo punto non ha nessun senso che venga impugnata.
A questo punto si evidenzia che la decisione dell’assemblea è priva di valore e quindi i condomini possono tranquillamente fare in modo che avvenga l’installazione dell’impianto fotovoltaico. Quindi ricordiamo che è inutile impugnare una decisione priva di peso giuridico. Attenzione, va fatta una precisazione in merito per evitare inesattezze, dato che la Corte di cassazione, non ha dichiarato che le decisioni dell’assemblea risultano essere sempre nulle ma in questo caso specifico dell’impianto fotovoltaico la decisione è risultata diversa.
L’ approvazione necessaria
Quindi ripetiamo che per la Corte di cassazione, l’installazione dell’impianto fotovoltaico esaminata non è sottoposta al veto dell’assemblea. La differenza ci sarebbe stata soltanto nel caso in cui l’iniziativa era intenzionata a modificare gli spazi comuni o anche la loro destinazione d’uso. L’intervento invece che era proposto non rendeva necessaria nessuna modifica delle parti comuni. Dobbiamo precisare che l’articolo 1122 del Codice civile stabilisce che ogni modifica deve essere comunicata all’amministratore, e poi discutere il tutto in fase di assemblea. Secondo la Corte di cassazione, se l’impianto fotovoltaico proposto non comporta nessuna alterazione degli spazi e nemmeno crea degli effetti negativi, allora non vi è nessun problema in merito alla decisione d’installare l’impianto fotovoltaico.
Ovviamente quei condomini che intendevano utilizzare l’impianto fotovoltaico, non erano a conoscenza di questa precisazione, e quindi erano convinti che servisse una delibera di un giudice. Dobbiamo precisare che l’installazione d’impianti fotovoltaici non condiziona assolutamente la destinazione degli spazi comuni ma è fondamentale che vengano rispettati questi requisiti: Innanzitutto il rispetto della destinazione d’uso. La tutela del diritto d’uso di ogni condomino. Il minor pregiudizio possibile per le altre parti comuni. La salvaguardia della stabilità. Il rispetto delle condizioni di sicurezza. E infine nessuna compromissione del decoro architettonico dell’edificio. L’installazione dell’impianto fotovoltaico deve adempiere quindi a tutti questi parametri che abbiamo citato. Ricordiamo che non limita affatto il godimento degli spazi comuni da parte di nessuno e soprattutto non pregiudica quello che è il funzionamento o la sicurezza delle aree.