Il nuovo Governo Meloni ha come primo obiettivo di occuparsi del Pos e soprattutto di azzerare le commissioni.
Parliamo del nuovo Governo Meloni. L’intenzione della maggioranza di centrodestra è quella di andare incontro alle categorie dei lavoratori, ossia quella dei commercianti e i professionisti che ovviamente in questo ultimo periodo hanno molto sofferto a causa della crisi economica. Tra aumento dei prezzi e crisi delle famiglie, gli esercizi commerciali hanno sofferto moltissimo. Il Governo cerca d’incentivare il fatto che i commercianti e i professionisti devono sempre accettare i pagamenti con carte e bancomat e quindi utilizzare il tanto discusso pos per le transazioni di pagamento. Agevolando i clienti che non hanno la possibilità di pagare in cash.
A questo punto il nuovo Governo parla di un vero e proprio bonus Pos, che servirà ad assorbire le commissioni tramite il credito d’imposta. Cerchiamo di comprendere come funziona questo bonus pos e soprattutto quali sarebbero le conseguenze sulle commissioni.
Il funzionamento e a chi spetta
La nascita di questo bonus Pos di cui si parla molto in questo periodo è un vero e proprio passo avanti per quelle che sono delle determinate categorie di lavoratori, come quelle dei commercianti, artigiani e le altre categorie che possono utilizzare il pos. Il bonus pos servirebbe nello specifico a creare un credito d’imposta che deve essere utilizzato per un qualcosa di molto importante per la contabilità, ossia per compensare i debiti fiscali nel periodo che riguarda il mese successivo alle spese sostenute. Il tutto riguarderebbe una percentuale nello specifico ossia quelle del 30% delle commissioni. Quello che accade con il bonus pso è che ogni mese il gestore del servizio del Pos dovrebbe inviare un documento ai clienti sottolineando le commissioni pagate. Dal totale risultante delle commissioni si dovrebbe quindi calcolare una percentuale del 30%, che verrebbe poi restituita sotto forma di credito d’imposta. L’idea è quella che il singolo commerciante titolare di pos, possa presentare la richiesta in modo del tutto autonomo sulla propria pagina dell’Agenzia delle Entrate.
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— IlSole24ORE (@sole24ore) November 12, 2022
Va precisato un dato importante, ossia che è fondamentale inserire il numero delle transazioni effettuate con il Pos in tutto il mese in questione. Ma cerchiamo di comprendere un dato importante, ossia quali sono le categorie di chi può richiedere il bonus pos. La risposta è molto semplice. A richiederlo potrebbero essere le seguenti categorie lavorative, ossia i titolari di partita Iva, i professionisti, i commercianti e gli artigiani. Circa il limite che viene imposto un dato importante da precisare è che non deve essere superata una determinata cifra-soglia, ossia non devono essere stati superati i 400mila euro durante tutto l’anno del 2022. Altro aspetto importante da considerare e da sottolineare è la riduzione o l’azzeramento delle commissioni per quelli che sono considerati dei piccoli pagamenti. va precisato un aspetto importante. Quello a cui mira il Governo Meloni è il completo annullamento delle commissioni per tutti quei pagamenti che sono al di sotto di una determinata cifra, ossia quella dei 10 euro.