Adottare un amico a quattro zampe potrebbe costare molto più del previsto, le spese veterinarie infatti risultano particolarmente costose, soprattutto rispetto ad alcune razze specifiche.
Scegliere di adottare un cane dovrebbe rappresentare una decisione ponderata, soprattutto in riferimento alla propria condizione economica. Le cure ed in generale il mantenimento del cucciolo appaiono infatti particolarmente sostanziose.
Dovreste infatti considerare la prima fase di vaccinazioni, le visite veterinarie di routine, l’acquisto di accessori quali cuccia, ciotole, coperte e quant’altro, eventuale sterilizzazione ed ovviamente alimenti specifici (croccantini o umido). In sostanza, adottare un amico a quattro zampe potrebbe raggiungere oltre i 1000 euro l’anno.
In secondo luogo, è importante considerare la razza del cucciolo che intendiamo adottare. Ognuno di loro infatti vanta determinati pregi e possibili difetti genetici che li rendono fondamentalmente vulnerabili. Il Pastore Tedesco ad esempio, con il tempo potrebbe soffrire di displasia all’alca o al ginocchio, ma anche di mielopatia degenerativa. Scopriamo insieme quali razze risultano più cagionevoli secondo la scienza.
Le razze canine più cagionevoli, gli insospettabili
Generalmente, molte persone credono che i cani di piccola taglia risultino più cagionevoli rispetto ai cugini di taglia grande. In realtà, anche in questo caso dipende dalle razze, in quanto esistono giganti buoni destinati tuttavia a diventare particolarmente vulnerabili con il passare del tempo. Il Golden Retriever ad esempio potrebbe presentare la medesima patologia del Pastore Tedesco, ossia la temibile displasia all’anca, disturbo che impedisce al nostro migliore amico di muoversi e correre correttamente. Eppure, non è finita qui: tra le razze vulnerabili infatti, troviamo persino il temibile Rottweiler.
Il famoso guerriero, conosciuto per il carattere dirompente, oltre a poter soffrire di displasia all’anca, potrebbe sviluppare l’atrofia progressiva della retina, oltre che diverse patologie neurologiche. Includiamo inoltre il Morbo di Addison, ma anche la Sindrome di Von Willebrand di carattere emorragico. Insomma, anche la razza che dovrebbe apparire come indistruttibile, in realtà può risultare cagionevole con il passare dell’età. Ora, veniamo ai più fragili di piccola taglia.
I più piccoli, attenzione alla loro salute
Tra i cuccioli più piccoli, quelli che sono da considerarsi vulnerabili sono i cosiddetti branchicefali, quindi ad esempio Carlino, Bulldog Francese e Inglese. Queste razze, oltre ad essere meno longeve a causa della loro conformazione genetica, tendono a sviluppare problemi rispetto alle vie respiratorie. Inoltre, il Carlino in particolare è soggetto alle infiammazioni cerebrali, ragion per cui necessita di controlli periodici ed analisi dal veterinario.
Come si evince da quanto espresso precedentemente, prima di acquistare oppure adottare un cucciolo, occorre ponderare profondamente la propria decisione. Non possiamo pensare di avvicinarci ad un amico a quattro zampe, per poi fuggire dalle nostre responsabilità e lasciarlo a sé stesso. I cani hanno bisogno di cure e di affetto costante, oltre che controlli periodici (talvolta costosi) dal veterinario. A questo vanno sommati i costi per il cibo, giocattoli, ma anche tolettatura e simili.
Se si tratta della vostra prima esperienza quindi, vi consigliamo di evitare l’acquisto delle razze canine che abbiamo citato. Laddove desideriate ricevere ulteriori informazioni, vi invitiamo a richiedere il consiglio di un esperto.