L’INPS con la circolare n. 14 del 2023 dichiara che aumenteranno gli importi delle indennità Naspi e Dis-Coll.
Quindi anche Naspi e Dis-Coll beneficiano della rivalutazione dell’8,1%. Va precisato però che le regole per il calcolo di Naspi e Dis-Coll restano le stesse e non si assiste a nessun cambiamento nello specifico.
Per calcolare la Naspi si prende come riferimento l’imponibile medio riferito agli ultimi quattro anni. Ne spetta il 75% fino a un certo importo, mentre della restante parte ne viene riconosciuto il 25% fino a raggiungere l’importo massimo.
Cosa accade nel dettaglio
Cerchiamo di comprendere cosa accade nello specifico a seconda dei calcoli effettuati per le diverse categorie. Nell’anno 2022 la Naspi è stata pari al 75% dell’importo delle stipendio medio fino a 1.250,87 euro. Nel 2023 i suddetti importi cambiano in questo modo, seguendo il seguente schema: fino a 1.352,19 euro ne spetta il 75%; oltre questa soglia ne spetta il 25%. La Naspi non può superare comunque una cifra specifica ossia quella dei 1.470,99 euro. L’importo massimo della Naspi sale di un determinato valore, ossia circa 120 euro al mese. Se si considera un caso pratico si può comprendere meglio di cosa si tratta, infatti all’atto pratico consideriamo una persona con retribuzione media lorda di 1.400 euro. Nel 2022, l’importo dell’indennità a lui spettante era così calcolato in questo modo e seguendo il seguente schema: 75% di 1.250,87 euro: 938,15 euro; 25% della quota restante, quindi 149,13 euro: 37,28 euro.
Aveva diritto a 975,43 euro. Nel 2023, invece, la Naspi con la stessa retribuzione verrebbe così calcolata rispettando il seguente schema: 75% di 1.352,19 euro: 1.014,14 euro; 25% della quota restante, quindi 47,81 euro: 11,95 euro. La Naspi spettante sarebbe del valore di 1.026,09 euro. Gli stessi importi riguardano la Dis-Coll, ossia una indennità mensile di disoccupazione riconosciuta a una categoria di lavoratori che appartengono a una determinata categoria ossia i collaboratori coordinati e continuativi, nonché ad altre categorie nello specifico ossia quella degli assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio. Se ne prenderà il 75% fino a 1.352,19 euro, mentre della parte restante il 25%. In ogni caso l’importo non potrà superare una determinata cifra ossia quella dei 1.470,99 euro mensili.
Sono stati aggiornati anche altri importi relativi ad altre categorie di lavoratori con situazioni diverse da considerare, ossia quegli importi che riguardano l’indennità di disoccupazione riconosciuta ai lavoratori autonomi. La cosiddetta Iscro, avrà un importo che va da un minimo di 275,38 a un massimo di 881,23 euro e verrà riconosciuta solo se il reddito dichiarato nell’anno precedente non supera una determinata cifra, ossia quella dei 8.972,04 euro. Vi sono degli aggiornamenti da comunicare anche per altre categorie di lavoratori ossia quegli gli importi che riguardano la cassa integrazione guadagni – Cigo, Cigs e Cisoa e l’Ais, ossia il nuovo assegno d’integrazione salariale corrisposto dal Fis.Una cifra che in ogni caso non può superare una determinata soglia dei 1,321,53 euro al mese, importo che scende al valore di 1.244,36 euro se si considera la trattenuta del 5,84% prevista dall’articolo 26 della legge n. 41 del 1986. Circa la disoccupazione agricola, erogata sulla base dei massimali Cig 2022. Ne risulta che quest’anno l’importo massimo della disoccupazione agricola sarà pari a 1.222,51 euro.