Chi può recuperare il Bonus Renzi? Ecco quali sono le nuove regole relative al Bonus Renzi che vanno considerate.
Quello che va precisato in merito al Bonus Renzi e che hanno continuato a percepirlo in busta paga solo i lavoratori dipendenti e assimilati in possesso di un reddito fino alla cifra di 15mila euro. Questa riforma ha comportato anche dei cambiamenti nella curva dei bonus e delle detrazioni, e di conseguenza anche per il trattamento integrativo.
Quello che va precisato a proposito dell’erogazione del bonus è che per chi si trova nella fascia di reddito tra i 15 e i 28mila euro di reddito è possibile avere il rimborso del bonus Irpef facendo proprio una normale dichiarazione dei redditi.
Il recupero
Quello che va precisato e che ricordiamo sempre è che questo Bonus Renzi di cui parliamo viene percepito dai cittadini che possiedono dei redditi che vanno bel al di sopra dei 8.174 euro. Il bonus spettava anche ai lavoratori con redditi compresi tra i 15 e i 28mila euro. Per recuperare gli importi spettanti c’è solo un modo: redigere la dichiarazione dei redditi. Nella dichiarazione dei redditi per quanto riguarda l’anno del 2023 deve essere considerato quanto è stato percepito nell’anno d’imposta precedente. Ossia il periodo che riguarda quello che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022. L’anno scorso, invece, è stato dichiarato quanto è stato percepito nell’anno del 2021. A questo punto entra in gioco il modello 730, che tutti noi conosciamo e che è lo strumento base per la dichiarazioni dei redditi di ogni cittadino.
Si tratta della dichiarazione dei redditi che solitamente viene usata dai lavoratori dipendenti. Questa dichiarazione è messa a disposizione dei contribuenti a partire dalla data del 30 aprile, questo per il semplice motivo che prima si invia la dichiarazione e prima verrà erogato il rimborso spettante. Quindi il discordo “tempo” è basilare a questo punto. Cosa accade a proposito dei primi conguagli per il rimborso? Questi vengono erogati nella busta paga relativa al mese di luglio.
A questo punto va precisato un dato importante ossia che è fondamentale una procedura ossia quella che bisognerà attendere il mese di agosto 2023 per vedersi erogati quelli che risultano essere i rimborsi d’importi già spettanti. Altro quesito che interessa molti è cosa accade in materia invece di detrazioni? Quelle che vengono considerate le detrazioni per il calcolo del trattamento integrativo spettante sono quelle degli articoli 12 e 13 Tuir, quindi sono elencati qui di seguito nel dettaglio riguardano delle determinate categorie e situazioni a esse annesse.
Si tratta infatti di familiari che risultano essere a carico; riguardano i mutui agrari; anche i mutui immobiliari relativi all’ acquisto della prima casa fino a una data specifica ossia quella del 31 dicembre 2022; riguardano i redditi da lavoro che risultano essere dipendente e per gli assimilati; riguarda le spese sanitarie; le spese sostenute per occuparsi dei lavori da eseguire in casa come ad esempio possono essere le ristrutturazioni alla riqualificazione energetica; e poi le erogazioni liberali.