Rapina in villa, un’altra volta. L’ennesima. Quante volte abbiamo letto drammatici resoconti ed osservato immagini inquietanti nei telegiornali nazionali. Il dramma è che sembra non esserci soluzione al problema.
Ville eleganti fuori dal centro, lontane da occhi indiscreti. Quale occasione migliore per banditi privi di scrupoli che sperano che un sol colpo possa sistemarli per un po’ di tempo? E parte l’assalto. Se non c’è nessuno in casa tanto meglio e se invece c’è qualcuno, peggio per lui, perché sono armati e non esitano a sparare.
Così si susseguono le rapine in villa e continuano a morire, o a rimanere feriti i più fortunati, i malcapitati proprietari. L’ultimo episodio risale soltanto ad un paio i giorni fa. La procedura è sempre la stessa. Si entra nell’abitazione, armi in pugno, si ruba quello che si ha in mente e se il proprietario tenta di opporsi, partono i colpi di pistola.
Rapina in villa, drammatico dejà vu
Non è certo la prima volta e, purtroppo, non sarà sicuramente l’ultima. La cronaca ci “regala” spesso queste notizie fatte di assalti ad abitazioni che sorgono nelle periferie dei capoluoghi o delle grandi città, in zone che solitamente vengono definite “tranquille”, dando all’aggettivo una valenza, senza dubbio, positiva. Purtroppo, però, le cosiddette zone tranquille sono anche le preferite da ladri e banditi privi di scrupoli.
Vuoi mettere assaltare una villa ubicata in una frazione pressoché isolata, dove la casa più vicina è a oltre centro metri, con il favore dell’oscurità? Sembra tutto terribilmente facile e, quel che è peggio, quasi impossibile da prevenire. E’ proprio questo il lato più inquietante del fenomeno. Sapere bene che esiste ma non avere i mezzi necessari per fronteggiarlo. Ecco allora che la tranquillità che si era cercata, e trovata, in villa, diventa una vera paura.
Il breve, ma significativo, resoconto di quanto accaduto il 16 gennaio scorso a Rubinpiccolo di Sgonico, sul Carso, a Trieste, sembra davvero la trama di un film visto infinite volte e di cui, purtroppo, si conosce l’amaro finale. Erano circa le ore 19 quando alcuni banditi sono penetrati in una villa avendo già chiaro l’obiettivo da trafugare, ovvero il Rolex del proprietario, un uomo di 61 anni.
La banda dei Rolex
I banditi infatti, secondo le prime informazioni, sarebbero i componenti della famigerata banda dei Rolex, già tristemente nota alle cronache per furti avvenuti con identica procedura. Il proprietario è stato aggredito e poi derubato del suo Rolex che portava al polso. E’ stato probabilmente durante la colluttazione con i banditi che è partito un colpo, o forse anche più colpi, d’arma da fuoco che ha colpito l’uomo alla schiena.
La vittima del vile agguato è stato trasportato dal personale sanitario, ancora in stato di incoscienza, presso l’ospedale di Cattinara a Trieste, in codice rosso. L’unica buona notizia di questo ennesimo fatto di cronaca nera è che l’uomo rimasto ferito durante la rapina, non è in pericolo di vita. Le indagini sono in corso e gli inquirenti stanno cercando di fare piena luce sull’accaduto, avendo come riferimento anche altri precedenti pressoché simili.