Dal 20 marzo parte la stretta su una categoria di pensionati. L’Inps ha infatti deciso di far partire gli accertamenti sui percettori di pensioni.
Questo riguarda in particolare coloro che risiedono all’estero e che dovranno attestare di essere ancora in vita, per evitare truffe ai danni del sistema previdenziale e dell’Istituto stesso. Un aspetto molto importante da considerare in merito alle pensioni e alla stretta che ne deriverà.
La campagna di verifica ha poprio lo scopo di garantire l’efficacia dell’accertamento e di limitare quelli che possono essere i possibili disagi ai pensionati, contribuendo proprio ad assicurare la correttezza dei flussi di pagamento. Nello stesso tempo il tutto costituisce un valido strumento di prevenzione e contrasto all’indebita percezione delle prestazioni previdenziali. Entriamo nel dettaglio per comprendere cosa accadrà.
Lo scenario
A tal punto va specificato che gli uffici consolari, l’Inps e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale hanno condiviso un progetto che i pensionati possono utilizzare insieme alle consuete modalità di attestazione dell’esistenza in vita. A proposito di questo si tratta di uno strumento digitale molto moderno ossia quello della videochiamata, che li affianca per facilitare le procedure.
Inoltre, gli operatori di patronato accreditati come testimoni accettabili e abilitati al Portale Agenti possono utilizzare lo stesso servizio tecnologico di videochiamata. Dobbiamo specificare che sul sito web dell’Inps è disponibile proprio una pagina dedicata all’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati che riscuotono all’estero la loro pensione e ci sono anche tutte quelle informazioni aggiornate sul processo di verifica che è importante sapere per evitare di incorrere in problemi futuri.
A tal proposito va detto che sarà Citibank N.A., l’ente che si occupa di fornire le prestazioni pensionistiche agli italiani residenti all’estero, e quindi a questo punto a inviare i moduli di richiesta di attestazione dell’esistenza in vita.
Da quando ci potrebbero essere i cambiamenti
Questi dovranno essere restituiti entro la data del 18 luglio 2023. Raggiungeranno chi abita nelle seguenti paesi del mondo ossia America, Asia, Estremo Oriente, Paesi Scandinavi, Stati dell’Europa dell’Est, Paesi limitrofi.
Va precisato un aspetto molto importante ossia i documenti dovranno essere restituiti entro la date del 18 luglio 2023. In caso contrario, il pagamento della rata di agosto 2023 verrà effettuato in contanti presso gli sportelli della Western Union e, se non viene effettuata la riscossione personale o non viene prodotta l’attestazione entro la data del 19 agosto 2023, il pagamento della pensione verrà sospeso a partire dalla successiva rata di settembre 2023.
Questo è un aspetto molto importante da sottolineare per evitare di incorrere in problemi. Va anche detto che il processo di accertamento dell’esistenza in vita per gli anni 2023 e 2024 partirà invece la data del 20 settembre 2023 e riguarda tutti quei pensionati italiani che risultano essere residenti nelle seguenti regioni del mondo ossia Europa, Africa, Oceania.
In questo caso va detto un aspetto molto importante ossia che l’attestazione deve essere prodotta entro la data del 24 febbraio 2024, che risulta essere l’ultima data in cui è possibile riscuotere personalmente quelli che sono i contanti presso gli sportelli della Western Union. La sospensione dei pagamenti avverrà in questo caso a partire dalla rata di marzo 2024.