Le bollette vanno in prescrizione, e quindi oltrepassato un certo periodo la fornitura perde il diritto di richiedere il pagamento.
Nel dettaglio accade che gli utenti possono non pagare senza incorrere in alcuna sanzione o penale, purché oppongano la prescrizione a eventuali richieste di pagamento, ma deve essere passato il termine indicato dalla legge.
Il tempo di prescrizione per le bollette era in origine pari a 5 anni, ma la modifica dell’Arera del 2019, confermata anche dalla legge di bilancio 2020 che lo ha ridotto il periodo a soli 2 anni. A questo punto quindi si prescrivono in soli 2 anni i debiti relativi a bollette non pagate, per fornitura di elettricità, di gas e acqua.
I tempi per la prescrizione
Quando inizia la prescrizione? va detto che la prescrizione inizia il giorno successivo alla scadenza, in merito alla prescrizione, essa inizia a decorrere da capo da ogni interruzione. La modifica dei termini di prescrizione delle bollette fa comunque riferimento esclusivamente alle bollette successive a un certo periodo, differente a seconda del tipo di fornitura presa in esame.
Questo è un aspetto molto interessante da precisare. Bisogna quindi calcolare le date con molta precisione, per evitare di interrompere involontariamente il periodo di prescrizione. L’utente, infatti, deve opporre la prescrizione per farla valere, anche se per non sbagliare può aspettare fino alla ricezione di un richiamo da parte della fornitura che ovviamente sollecita.
Per quanto riguarda le bollette della luce, la modifica dei termini di prescrizione si riferisce alle bollette successive al 1° marzo 2018, mentre per quelle precedenti valgono i 5 anni originari.
Come accade la prescrizione delle bollette 2023
In questo anno 2023 si prescrivono perciò le bollette della luce scadute nel 2021 e quelle scadute nel 2018 ma emesse prima della data di riferimento. Queste date vanno ben considerate e tenute in riferimento per comprendere meglio la prescrizione. Le date che fanno fede sono quindi differenti.
Infatti a tal proposito va detto che la data di emissione stabilisce il tempo di prescrizione. La prescrizione viene calcolata dal giorno della scadenza. Altro aspetto importante da precisare è che sono sicuramente già prescritte le bollette scadute negli anni precedenti. Le bollette per le utenze elettriche di quest’anno, invece, scadranno nell’anno 2025.
Va detto un aspetto molto importante ossia che la prescrizione biennale delle bollette del gas si riferisce alle bollette emesse dopo il 1° gennaio 2019. Di conseguenza, all’inizio di quest’anno si sono prescritte le bollette scadute nel 2018 e nel corso dell’anno, si prescriveranno quelle scadute nel 2021.
Cosa accade per quanto riguarda la prescrizione delle bollette dell’acqua ? In merito a queste il termine di prescrizione è stato ridotto al periodo di 2 anni, ma soltanto per quelle bollette che sono state emesse dal 2 febbraio 2020 in poi.
Va detto che quest’anno si prescrivono perciò le bollette dell’acqua scadute nel 2020 ma emesse dopo il 2 febbraio dello stesso anno, quelle scadute nel 2021 e quelle scadute nel 2018. Queste date vanno ben tenute in mente. Le bollette dell’acqua con scadenza 2023 scadranno poi nel 2025.
Un aspetto interessante riguarda anche le utenze telefoniche, per esse il termine di prescrizione delle bollette è rimasto fisso a 5 anni. Quindi quest’anno scadranno le bollette del 2018, mentre quelle del 2023 scadranno soltanto nel 2028.