Gas non c’è pace. Razionamenti in arrivo? Ecco cosa succederà

L’emergenza gas non è ancora finita in Europa, anche se apparentemente non se ne parla troppo come prima, ma l’argomento è sempre scottante.

Va detto che il prezzo del metano è sui sotto i 50 euro al megawattora oramai da inizio anno. Si temono, a questo punto,  possibili problemi tra le stagioni dell’estate e quella dell’autunno di quest’anno. L’Italia e gli altri partner, infatti, non hanno ancora sostituito a pieno il gas russo. Per questi motivi la Commissione europea vuole tenere ancora bassa la domanda di gas. Argomento che interessa molti e su cui bisogna puntare l’attenzione in modo deciso.

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Gas non c’è pace. Razionamenti in arrivo. Ecco cosa succederà – Formatonews.it

Secondo Bruxelles la proroga è necessaria,  per utilizzare le parole dette, si afferma di: “garantire la sicurezza dell’approvvigionamento” in vista del prossimo inverno e “la stabilità dei prezzi”. La misura, infatti, è in scadenza questo 31 marzo ed era stata comunque concordata dai leader Ue nel luglio 2022.

Secondo l’esponente del governo si afferma che: “qualche speranza buona c’è di arrivare al 90% riserve e almeno 15 miliardi di metri cubi prima della stagione invernale”. E ancora si afferma quanto segue: “Avremo più rigassificatori, ed è chiaro che danno sicurezza. Perché si può acquistare gas via mare ovunque. Intanto noi dalla Russia ancora qualcosa stiamo prendendo, circa 15-20 milioni di metri cubi al giorno”.

Lo scenario da considerare

Lo stato della Finlandia, secondo Eurostat, ha tagliato di oltre il 50% i propri consumi, con Francia e Germania che sono andati sopra il 20%. Quindi se consideriamo lo scenario europeo, possiamo affermare che ci sono stati dei tentativi di riduzione. Circa l‘Italia se ci sarà bisogno saranno necessari interventi generalizzati, in linea con i piani straordinari già elaborati dai singoli governi, l’Italia potrebbe chiedere a questo punto una vera e propria deroga. Nello specifico dobbiamo precisare che si tratta della percentuale che era stata già prevista dai piani dell’ex ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Quello che va precisato è che i razionamenti in Italia non dovrebbero andare al di sopra delle previsioni di quelle che c’erano già durante il governo che fu guidato da Draghi.

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La Finlandia ha tagliato di oltre il 50% i propri consumi – Formatonews.it

Va precisato che al massimo ci possono essere delle lievi restrizioni per quanto riguarda l’aria condizionata durante i mesi estivi, che ovviamente risultano essere molto caldi, e anche per quanto riguarda il riscaldamento se si considerano i mesi più freddi in autunno/inverno, come del resto era già  accaduto già nel corso dell’anno del 2022. Va puntualizzato che potrebbero però esserci anche degli spegnimenti controllati dell’illuminazione pubblica e del riscaldamento in edifici comunali nelle città. Questo scenario deve essere considerato in merito al risparmio.

Aspetto significativo è che, secondo Andrea Giuricin, dell’istituto Bruno Leoni, se il taglio dovesse riguardare quelle aziende che usano metano per produrre l’ elettricità questo porterebbe l’Italia completamente al buio. Inoltre in molti hanno un timore, ossia che si possa verificare un taglio dei consumi della percentuale del 15% , ma dobbiamo precisare che il tutto sembra comunque scongiurato vista la possibilità di deroga, questo vorrebbe dire una sorta di lockdown, con un ritorno ai livelli del Covid.

 

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