I contribuenti avranno tempo fino al prossimo 30 novembre per la comunicazione. Ma di cosa si tratta?
Facciamo chiarezza in merito all’argomento superbonus che tanto sta interessando noi italiani in merito agli immobili e ai lavori da fare su di essi, per miglioralo. Si tratta di un versamento della sanzione di importo di 250 euro. In assenza di interventi, sarebbero decaduti il prossimo 31 marzo. La soluzione per “salvare” i crediti 2022 che sono derivanti da bonus edilizi relativi allo scorso anno, passa proprio da un emendamento.
Va precisato un dato molto importante. Infatti è in arrivo anche la proroga del periodi di tre mesi, si tratta del periodo che va dal 31 marzo al 30 giugno, che riguarda il termine per le case unifamiliari, che entro la data del 30 settembre scorso avevano effettuato almeno il 30% dei lavori. Va precisato anche un aspetto molto importante, che vengono salvati dallo stop alle cessioni e allo sconto in fattura scattato nella data del 16 febbraio le seguenti situazioni ossia le Onlus, le case popolari, gli interventi con il sismabonus ma solo nelle aree che si trovano in prossimità del cratere e anche quei lavori per quanto riguarda le barriere architettoniche.
Le ragioni della protesta
Va precisato che ancora da sciogliere è invece il nodo della cifra di 19 miliardi di crediti che risultano incagliati. A tal proposito si sottolinea che la Ragioneria di Stato non vede di buon occhio all’ipotesi di usare gli F24 in compensazione e lo stesso ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, già nei giorni scorsi si era detto molto “freddo” a tal proposito, dal momento che, stando proprio ai dati che emergono in merito all’argomento, molte banche e assicurazioni sono considerate “ben lontane dall’aver già esaurito i propri spazi”. Questo è un aspetto molto importante da considerare in merito al malcontento che si sta generando in questi giorni proprio sull’argomento superbonus.
Intanto, quello che non deve essere sottovalutato affatto in questo momento specifico è che esplode una vera e propria protesta da parte di coloro che si definiscono gli esodati dal superbonus. A tal proposito infatti possiamo dire che un vero e proprio l’allarme è stato lanciato da alcune centinaia di lavoratori, che risultano essere dei titolari di imprese edili e anche dei committenti. Questi lavoratori di cui parliamo, proprio nella giornata di ieri, hanno manifestato per le vie del centro di Roma, in modo molto energico, mettendo in campo una vera e proprio protesta contro quella che risulta essere la maxi stretta che riguarda proprio il tanto discusso Superbonus, una stretta che è stata voluta proprio dall’esecutivo. Ecco quindi le parole dei lavoratori che esprimo il loro disappunto e il fatto che si sentano traditi dallo Stato. Lamentano delle promesse fatte durante la campagna elettorale, che non sono state mantenute. Lamentano la loro situazione economica che risulta essere davvero disastrosa, con uno scenario molto preoccupante ossia il fallimento di tante ditte: “Ci sentiamo traditi dallo Stato e dal governo, soltanto promesse in campagna elettorale, poi sono emersi i problemi…”. “Siamo in bancarotta, tante ditte stanno fallendo”.