Fedez è stato chiamato a testimoniare in aula per il terribile incidente avvenuto nella discoteca di Corinaldo. Cosa ha dichiarato?
Quando un famoso personaggio pubblico viene chiamato all’appello in tribunale, ovviamente tutti quanti iniziano a domandarsi che cosa sia successo e come mai sia stato coinvolto nel processo. A primo impatto potrebbe sembrare che sia il protagonista della vicenda in questione, ma a volte è necessaria soltanto la testimonianza per riuscire a ricostruire i fatti di un determinato evento, motivo per cui è essenziale che venga fatta il prima possibile.
È questo il caso di Fedez, famoso rapper italiano che è stato “ospite” al tribunale di Ancona per testimoniare davanti a Francesca Pizzi, la giudice per l’udienza del processo bis sulla strage di Corinaldo. La vicenda aveva avuto luogo nella notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018, dove cinque minorenni e una 39enne persero la vita nella discoteca Lanterna Azzurra Clubbing. L’arma utilizzata fu uno spray al peperoncino, che a causa dell’intensa inalazione si rivelò essere fatale per le vittime.
Fedez testimonia al tribunale di Ancona: ecco che cosa ha affermato
Gli artefici del disastro sono stati regolarmente arrestati e incarcerati, seppur le testimonianze del caso non fossero ancora terminate. Per questa ragione è stato chiamato all’appello Fedez, lo stesso che si era esibito quella sera a Corinaldo e che, alla fine, si è presentato al tribunale anconetano per esporre la sua versione dei fatti. La sua testimonianza non è stata molto lunga, circa della durata di un’ora, ma ha rivelato qualcosa di fondamentale per quanto riguarda quello che successe.
Paolo Gubinelli, il Pubblico Ministero che ha interpellato Fedez durante l’udienza, ha dato modo al rapper di potersi esprimere in merito a quanto accaduto. Inizialmente l’uomo, interrogato dal funzionario, ha dichiarato che: “Devo dire onestamente che ho fatto così tante date che non ho un ricordo nitido che possa essere utile alla corte. Penso di essere abbastanza tranquillo nell’asserire che fosse stata una data tranquilla, perché ho avuto esperienze di date gestite male e quella della ‘Lanterna’ non rientra tra quelle critiche“. Rimasto scosso da quanto accaduto all’epoca, non aveva mai assistito a nulla del genere e non pensava che potesse succedere.
L’eventualità in cui uno spray al peperoncino potesse causare un disastro simile non poteva essere calcolata, come afferma nel suo stesso discorso: “Faccio una mia piccola valutazione perché credo che questo sia collegato ad una certa tipologia di artisti e a una certa tipologia temporale. Tanto tempo fa non c’era la moda dello spray al peperoncino ma anche quando esplose questa malsana usanza, comunque sia, in nessun tipo di mio concerto è stato usato, ma vedevo che altre tipologie di artisti venivano coinvolti, artisti trap. Gli eventi dello spray al peperoncino sono concomitanti con l’esplosione del genere trap”.