Le patate lesse sono alla base di un gran numero di ricette, per questo una cottura non adeguata può pregiudicare la riuscita del piatto. Scopriamo insieme quale errore è importante non commettere.
Con l’arrivo della bella stagione si avvicina anche il periodo della semina di uno degli ortaggi più gustosi in assoluto: la patata. C’è chi le ha già piantate e chi sta aspettando che la temperatura di questi giorni si stabilizzi nella media stagionale. A pasta gialla, a pasta bianca, novelle, con la buccia rossa e con la scorza viola, le patate mettono d’accordo il palato di tutti, prestandosi a innumerevoli ricette.
Ma in vista della prova costume vorrei parlarvi di una delle ricette più dietetiche e fresche legata al consumo di questo tubero, inserendo come bonus una dritta di cottura che vi sarà molto utile al fine di preservarne la consistenza e l’integrità.
Per una cottura ideale, anzitutto la tipologia
La patata è un tubero commestibile, appartenente alla famiglia delle solanacee, perché produce al suo interno la solanina, una tossina naturale contro funghi e parassiti, che può provocare dei fastidi all’uomo soprattutto nella fase della digestione. È fondamentale quindi non consumarla mai cruda: patate lesse, da fare al forno o fritte. Quali le vostre preferite? E con quali alimenti vi piace abbinarle?
Non dobbiamo inoltre dimenticare che le patate sono alla base di uno dei piatti più gustosi legati alla nostra tradizione rurale. Sovrani indiscussi dei pranzi domenicali, sommersi da una valanga di ragù, gli gnocchi prediligono una patata a pasta bianca, un po’ invecchiata e a basso contenuto di acqua. Pochi sanno infatti che le proprietà organolettiche di questi tuberi, la loro consistenza e concentrazione di acqua e amido, determinano la buona riuscita di una ricetta. Così che anche la preparazione di un piatto semplice e veloce come le patate lesse, può darci filo da torcere se siamo all’oscuro di determinate informazioni.
Innanzitutto la tipologia è fondamentale. Se vogliamo gustarle con un filo d’olio da crudo e una spolverata di prezzemolo, meglio scegliere le patate a pasta gialla, a più elevata concentrazione di acqua. Queste si prestano bene anche come base cremosa di zuppe e soffici purè. Spesso però, nonostante la scelta della tipologia sia giusta, il risultato non ci soddisfa.
L’errore che guasta le patate lesse
Pensando che il bollito sia un’operazione che non richiede particolari accorgimenti, incorriamo in errori. Uno dei più comuni è che le patate a un certo punto della cottura si rompono. Questo accade perché abbiamo calato le patate quando l’acqua è in ebollizione.
Per evitare questo inconveniente, una volta lavate, dobbiamo immergerle in acqua fredda e aspettare che l’acqua arrivi in ebollizione in maniera graduale. Diversamente, tuffarle in acqua bollente, le sottopone ad uno shock termico tale da determinarne la rottura.