La ricerca scientifica si propone di rispondere oggi a una delle diatribe più annose della storia dell’uomo: soldi e felicità
E’ una delle frasi fatte più longeve: “I soldi non fanno la felicità”. Quante volte ce la siamo sentiti dire? Qualcuno forse si è anche convinto. Eppure, oggi arriva uno studio che ci dice l’esatto contrario. L’esito della ricerca, cosa devi sapere.
L’eterna disputa tra i materialisti, che considerano i soldi uno strumento fondamentale per essere felici. Per poter viaggiare, per esempio. Ma anche per poter acquistare una bellissima casa. Oppure per vestire sempre firmato e in maniera impeccabile. Grazie ai soldi, poi, si può banchettare nei ristoranti stellati. E molto altro. In generale, ci si può togliere ogni sfizio.
Dall’altro lato, i romantici, gli esistenzialisti. Quelli che pensano che per mettere su famiglia bastino “due cuori e una capanna”. Che l’amore o l’amicizia siano i beni più preziosi. O che, finché c’è la salute, c’è tutto.
In questa visione manichea – o bianco o nero – voi in che punto di posizionate? Prima di rispondere, però, date un’occhiata all’esito di questa recentissima ricerca.
I soldi fanno la felicità?
Come spesso accade, quando uno studio è particolare, in alcuni casi, ovvio, arriva dai Paesi anglosassoni. In questo caso, la firma è quella di Daniel Kahneman e Matthew Killingsworth, ricercatori rispettivamente della Princeton University e dell’Università della Pennsylvania. La ricerca è stata pubblicata proprio in queste se
ttimane sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
Un precedente studio abbastanza datato (del 2010), sosteneva che la felicità tende ad aumentare con il reddito solo fino a circa $ 75.000 di guadagni annuali. Sotto quella soglia – sosteneva la ricerca di circa 13 anni fa – l’impatto non era degno di nota. Ora, però, Kahneman e Killingsworth sostengono altro.
Gli esiti cui sono giunti i due ricercatori si è svolta su un campione molto grande di persone: circa 33mila, con un reddito non inferiore ai 10mila dollari l’anno. Tramite un’app, costoro dovevano rispondere sul loro stato di felicità quotidiano. Dal monitoraggio costente delle risposte, i due studiosi hanno notato che un aumento dei guadagni fino a $ 500.000 ha aumentato la felicità per la maggior parte delle persone.
Ovviamente, la ricerca ha cercato di non tralasciare nulla. E così è emerso che esiste una fetta non indifferente (circa il 20%) di persone ricche, ma ugualmente infelici. Per svariati motivi, che possono essere le condizioni di salute, un lutto, oppure una situazione sentimentale non stabile. Anche se ricchi, costoro non potranno acquistare la felicità. Forse.