La paura delle imperfezioni, nota anche come atelofobia, potrebbe essere legata ad un disturbo ben preciso: ecco come riconoscerla e in che modo affrontarla.
Cosa si intende per atelofobia? La paura delle imperfezioni può riguardare diversi ambiti – spaziando dal lavoro allo studio, dall’aspetto esteriore alle proprie opinioni – ed è in grado di intaccare la quotidianità di chi ne soffre. Le persone affette da tale fobia, infatti, devono fare costantemente i conti con l’idea di non essere all’altezza delle situazioni e di non essere mai abbastanza per gli altri.
Coloro che soffrono di atelofobia vedono la tanto agognata perfezione come qualcosa di drammaticamente distante da loro. Tale disturbo, a differenza di quanto potrebbero pensare in molti, non ha a che vedere solamente con l’aspetto estetico. Porta a pensare di non poter svolgere nessuna attività in modo adeguato. Molto spesso si lega a delle aspettative troppo alte, che rischiano solamente di provocare disappunto.
Una persona che nella sua testa crea tanti progetti ambiziosi e che alla fine non riesce a a raggiungere quanto prefissato, per poi sentirsi profondamente insoddisfatta e buttarsi a capofitto nella rassegnazione potrebbe essere condizionata proprio da questo disturbo. Ed è destinata a continuare a sperare di potersi migliorare, coltivando aspettative sempre più alte.
Atelofobia, quali sono i sintomi e le cause
Per capire se ci si trova davanti ad un caso di atelofobia, è consigliato prestare attenzione ad una serie di sintomi che possono fare da campanelli d’allarme veri e propri. L’impossibilità di rilassarsi, l’incapacità di prendere sonno e l’agitazione rientrano tra i segnali tipici del disturbo. Lo stesso vale per la forte irritabilità, l’insofferenza verso le critiche (anche se costruttive) e una visione pessimistica del mondo.
Il mancato raggiungimento di un obiettivo si trasforma velocemente in una delusione amara, scatenando la comparsa di emozioni come la tristezza e la rabbia, ma anche il senso di colpa. Chi soffre di atelofobia, inoltre, ha la tendenza ad avere una scarsa autostima e sottovalutare le sue qualità. La costante paura di non essere all’altezza, infatti, va di pari passo con l’insicurezza.
Ma oltre a manifestarsi attraverso sintomi psicologici, il disturbo può sfociare nella presenza di segnali fisici come batticuore, mal di testa, confusione, respiro affannato, tremori e vertigini. Inoltre, se non ci si adopera per rispondere a tale disagio, potrebbe diventare causa di depressione. L’atelofobia rientra nei disturbi d’ansia e si contraddistingue per un malessere dovuto, in particolare, alla paura di non essere perfetti.
Dietro a questa fobia si possono nascondere diversi traumi e avvenimenti dolorosi che hanno portato il diretto interessato a sviluppare un senso di inadeguatezza che lo divora dall’interno. La cosa migliore da fare, in situazioni simili, è rivolgersi ad un esperto per capire quali siano i fattori determinanti e lavorarci su seguendo il percorso terapeutico adatto.