La famiglia Agnelli e la Juventus, una dinastia con il sangue bianconero. In un tempo di cambiamenti radicali anche una delle certezze più granitiche del nostro calcio rischia di sbriciolarsi.
Gli arrivi in elicottero di Silvio Berlusconi nel ritiro del Milan sono iniziati a partire dal 1986, anno in cui il fondatore di Fininvest è diventato presidente del club rossonero. Era, però, un dejà vu in ambito calcistico.
Da decenni, a poca distanza da Milano, esattamente a Villar Perosa, in Val Chisone, nel periodo di Ferragosto, l’Avvocato Gianni Agnelli era solito scendere nella valle, in elicottero, proveniente dalla sua Torino, per andare ad assistere al classico vernissage della Juventus: Juve A contro Juve B. Era l’annuale “tagliando” che il tifoso numero uno della Juventus amava “fare” anche per regalare una giornata indimenticabile a chi s’incamminava fin lì più con la speranza di vederlo arrivare che non di ammirare i nuovi acquisti bianconeri.
Agnelli e la Juventus, una storia che procede senza interruzione esattamente da 100 anni. Da quando cioè Edoardo Agnelli, il papà dell’Avvocato Gianni e del Dottore Umberto, nonché nonno dell’ex presidente, Andrea Agnelli, ne era diventato il proprietario. Esattamente nell’anno del centenario di questo legame che non ha pari nel mondo dello sport qualcosa, forse, sta per cambiare. L’addio alla presidenza di Andrea Agnelli può rappresentare l’inizio della fine di una storia secolare.
La famiglia Agnelli e la Juventus
L’ultima stagione ha rappresentato la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso…bianconero. L’inchiesta Prisma, condotta dalla Procura di Torino, ha scoperchiato gravi problemi di gestione della società.
A seguito dell’inchiesta, e a causa di quanto emerso dalle indagini, l’intero CDA della Juventus si è dimesso, a cominciare dal presidente Andrea Agnelli. A quel punto John Elkann, amministratore delegato di EXOR, la cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann, che detiene la maggioranza anche di Juventus, ha di fatto preso possesso della società bianconera. E, forse, ne segnerà presto il destino futuro. John Elkann è stato designato dal nonno Gianni come suo successore a capo dell’azienda di famiglia, nonché geloso custode dei due gioielli di famiglia, ovvero Ferrari e la stessa Juventus.
E se Ferrari è intoccabile per il suo inestimabile valore commerciale essendo, il brand del lusso più famoso del mondo, la Juventus non soltanto da un paio di anni non vince nulla, ma costa moltissimo e ha un mare di debiti. John Elkann è un uomo di numeri e i numeri della Juventus sono tutti negativi. Di certo non ha la folle passione per i colori bianconeri di suo nonno Gianni e nemmeno di suo cugino Andrea. La prossima sarà la stagione del risanamento del bilancio e poi chissà. E chissà che una volta tornati “normali” i conti in cassa, John Elkann non inizi a valutare l’impensabile, ovvero la cessione della Juventus.
Se quel giorno verrà, l’augurio è che l’Avvocato Gianni Agnelli abbia lo sguardo rivolto altrove, poiché troppo grande sarebbe il dolore di vedere la sua Juventus in mano ad estranei.