Arriva una nuova legge anti pirateria: ecco le sanzioni per chi viene colto in possesso di dispositivi di streaming illegale
Si dice spesso che la pirateria uccide il calcio. Ma non solo, come il calcio, così le serie tv, i film, tutti i programmi televisivi e le produzioni che investono tempo, soldi e risorse nella realizzazione di palinsesti. E ad oggi è diventata dilagante la diffusione di dispositivi che permettono a cifre molto basse, lo streaming illegale di tantissime piattaforme tutte a pagamento. Quello che nel gergo comune si è diffuso con il nominativo di “pezzotto”.
Un dispositivo che funziona con qualche applicazione, che si collega a dei server su cui vengono trasmessi tutti i principali programmi di pay tv, in maniera illegale. Il Governo si sta attivando per individuare i punti da cui partono queste diffusioni, ed intercettare tutta la rete di quegli utenti che raggirano i canali ufficiali, e che illegalmente usufruiscono di piattaforme che, altrimenti, dovrebbero pagare tutte. Ed ecco che è in arrivo una nuova legge che punirà pesantemente i trasgressori.
Legge anti pirateria: come verranno puniti i trasgressori
Sono tantissime le piattaforme streaming presso cui guardare serie tv, calcio, documentari, programmi per bambini, e chi più ne ha più ne metta. Come giusto che sia, essendo un di più che ci si concede, la pay tv va pagata secondo i prezzi e i canoni che le case produttrici e gli enti trasmissivi decidono di far pagare. Ma è da ormai un po’ di tempo che si è diffuso nel paese quello che è chiamato “pezzotto”. Un congegno che, senza nemmeno una architettura complessa, concede agli utenti di godere liberamente di tutte le piattaforme a pagamento.
A fronte di un pagamento contenuto verso l’autore della pirateria, la trasmissione con una buona connessione è pressoché perfetta. Ovviamente, tutto ciò impatta pesantemente sul bacino di utenza che colossi delle televisioni perdono quotidianamente. Ed è per questo motivo che è stata introdotta una legge anti pirateria. Questa punterà ad inasprire di tanto le pene di chi usufruisce di questo “servizio”, con pesanti sanzioni.
Le sanzioni previste
Le sanzioni, come promette l’AGCOM che ha il compito di poter interrompere le trasmissioni illegali una volta individuate, saranno decisamente aspre. Il rischio di chi viene colto ad utilizzare il famoso “pezzotto”, possono spaziare dai 5000 euro di multa fino ad anche i 3 anni di reclusione. In soli 30 minuti i siti possono essere oscurati. La legge è appena entrata in vigore, ed i controlli non si sono lasciati attendere, bloccando di già numerose piattaforme di diffusione illegale.
L’azione che permetterà il monitoraggio è rafforzata anche dall’ Agenzia per la Cybersicurezza ad Agcom che permetterà un controllo molto più serrato. In particolare, per il calcio, ma non solo, già numerosi utenti si sono visti oscurare siti su cui in tutta tranquillità godevano dei servizi, aggirando i pagamenti. Ora le multe e le sanzioni non si faranno attendere. Sarà pronta a partire, inoltre, una ulteriore piattaforma che sarà in grado di individuare in maniera ancora più celere e precisa le fonti dello streaming.