Svolta nel mondo dell’arredamento di lusso del nostro paese: l’azienda Italian Design Brands acquisisce il gruppo Turri.
Il mondo dell’arredamento italiano viene scosso da un grande cambiamento che contribuirà all’evoluzione del settore, leader a livello mondiale. A seguito di una trattativa, infatti, l’azienda Italian Design Brands è diventata proprietaria di Turri.
Così come quello inerente alla moda, lo stile italiano in termini di arredamento è di certo rinomato e particolarmente apprezzato nel globo, coi paesi esteri che guardano con grande interesse alla nostra Penisola; quest’ultima operazione rappresenterà di certo un ulteriore passo in avanti verso il raggiungimento di sempre più alti standard di qualità ed efficienza.
Le trattative per l’acquisizione e poi la finalizzazione dell’accordo, come riportato da lapresse.it, hanno coinvolto una serie di professionisti, sia nell’ambiente economico che in quello legale: l’acquisizione è comunque fatta ed un nuovo corso è pronto ad aprirsi nell’arredamento di lusso italiano, ecco tutti i dettagli.
Italian Design Brands acquisisce il gruppo Turri: l’operazione nel settore dell’arredamento di lusso
Italian Design Brands è uno dei gruppi industriale leader in Italia nel settore del design e, per espandersi ed evolversi come già fatto in precedenza diverse volte, ha deciso di acquisire un’istituzione del mondo dell’arredamento di lusso come l’azienda Turri, che vanta praticamente una storia quasi centenaria.
L’azienda è stata fondata nel 1925 a Carugo da Pietro Turri, a cui deve il nome. Una passione, quella della famiglia Turri, che dura ancora oggi: l’amministratore delegato dell’azienda è infatti Andrea Turri, che dopo aver svolto un eccellente lavoro in questi anni rimarrà, come comunicato. nella sua posizione. A seguito del cambiamento, sarà inoltre presente come socio di minoranza con una quota dell’azienda pari al 49%.
Solamente nel 2022, stando ai dati riportati sempre da lapresse.it, Turri ha fatturato l’importante cifra di 28,1 milioni di euro, con un totale del 95% realizzato solamente all’estero; dimostrazione, quest’ultimo dato, del respiro internazionale che l’azienda ha ormai da diverso tempo. Al momento, l’accordo entrerà in esecuzione entro la fine del 2023 e contribuirà a portare il fatturato di IDB oltre i 300 milioni di euro; quella dell’azienda Turri è l’undicesima acquisizione, per un’operazione che si aggira intorno ai 5 milioni di euro in una piccola parte per la quale si è fatto ricordo ad indebitamento finanziario.