Negli ultimi giorni è attivo senza sosta. Ma vediamo come funziona il sistema missilistico più avanzato al mondo.
Gli eventi accaduti in Israele hanno riacceso i riflettori sul Medio Oriente e su una guerra che va avanti da decenni.
Ora tutti gli occhi del mondo sono puntati sulla questione israelo-palestinese e gli attacchi di sabato mattina da parte di Hamas hanno sconvolto tutti. A causa del continuo lancio di razzi da entrambe le parti, si sente parlare sempre più spesso del sistema antimissilistico israeliano Iron Dome. Ma vediamo come funziona.
Ecco come funziona Iron Dome
Quello di sabato mattina è stato il più massiccio attacco missilistico di Hamas contro Israele nella storia del Paese. Una situazione di pericolo che, almeno sul lato della difesa missilistica, il sistema Iron Dome ha affrontato piuttosto egregiamente. La “cupola di ferro” è infatti parte integrante della Difesa di Israele dal 2011 ed è un strumento altamente tecnologico, diventato nel 2019 una delle dodici armi più innovative del decennio secondo Forbes. Ma che cosa rende quest’arma così speciale e tecnologicamente avanzata?
Iron Dome, come abbiamo detto, è un sistema di difesa terreste che permette di intercettare razzi e colpi di mortaio a corto raggio. Dunque è un’arma difensiva che viene impiegata, nel caso di Israele, per fermare i razzi provenienti dalla Striscia di Gaza. Per poter essere operativo, il sistema monta alcune batterie di difesa mobili su cui vi sono numerosi. Queste possono essere trasportate dove vi è una maggiore necessità e infatti sono dislocate sulla maggio parte del territorio. Attive 24 ore su 24, le batterie sono attive in tutte le condizioni atmosferiche e, grazie al sistema radar integrato, Iron Dome riesce a calcolare la velocità e la traiettoria del razzo in arrivo. Se il computer – attraverso calcoli probabilistici – valuta che il razzo individuato potrebbe colpire una zona popolata, allora viene lanciato un missile che lo intercetta, distruggendolo.
Non solo, il razzo intercettatore può essere guidato da un radar interno, che ottimizza la posizione del missile nemico da distruggere. Un prodigio della tecnologia che permette ad Israele di difendersi in tempo reale con grandissima efficacia. L’enorme affidabilità di quest’arma avanzatissima è dimostrata dai dati ufficiali: dal 2011, lron Dome è riuscito ad intercettare più del 90% dei missili lanciati da Gaza verso i territori popolati da Israele. Tuttavia, anche l’ultimo enorme attacco di Hamas su Israele – attraverso il lancio di 5000 razzi – ha messo a dura prova il sistema. Nonostante la grande precisione, infatti, i razzi di Iron Dome non sono infiniti e hanno necessità di essere ricaricati. Ecco che in questo caso, come sempre, sarà il fattore umano a fare a differenza.