È abbastanza nota la passione della premier per la saga de Il Signore degli Anelli, così il ministro ha deciso di farle un “regalo”.
Il nome completo è John Ronald Reuel, noto ai lettori semplicemente come J.R.R. Tolkien. Dalla sua penna sono nati Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli, ha ispirato intere generazioni con le sue avvincenti storie ambientate nella Terra di Mezzo, iniziate a circolare nel 1937. A 50 anni dalla morte la Galleria nazionale di arte moderna di Roma ha voluto rendere omaggio allo scrittore.
Qualche tempo fa aveva fatto abbastanza discutere il progetto, fortemente voluto dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Quest’ultima è sin da giovanissima fan delle opere e avrebbe messo sul piatto circa 250mila euro per organizzare al meglio la retrospettiva più grande che si sia mai vista in Italia.
Giorgia Meloni alla mostra su Tolkien: “Una bella pagina di cultura”
Nel 50esimo anniversario della morte di J.R.R. Tolkien – scomparso il 2 settembre del 1973 – alla Gnam, la Galleria nazionale di Arte moderna di Roma, è stata messa in piedi una mostra d’eccezione intitolata: Tolkien: uomo, professore, autore.
Il papà de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli rivive nell’evento a lui dedicato fino all’11 febbraio del prossimo anno. All’interno dell’esposizione si potranno trovare manoscritti autografi, memorabilia, fotografie, lettere e opere d’arte che sono state ispirate dai mondi creati dallo scrittore.
Non manca un accenno al suo legame con il nostro Paese, Tolkien venne in Italia per la prima volta nel 1955, quando viaggiò da Venezia ad Assisi. A inaugurare l’incredibile retrospettiva niente meno che la premier Giorgia Meloni, grande appassionata delle sue opere e della saga cinematografica.
È stato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ad accontentarla investendo ben 250mila euro per l’occasione: “Ringrazio la presidente del Consiglio, perché il suo attestato di stima è per me la cosa più importante”.
Lei in effetti si è definita entusiasta per quanto visto nella Capitale: “Una bella pagina di cultura; una mostra molto bella e completa, ricca di molte cose che non conoscevo; una mostra molto viva che fa una ricostruzione molto bella non solo delle opere, che sono note, ma anche dell’uomo Tolkien”.