Paola Barale dal dramma al successo che le ha cambiato la vita. Ecco cosa ha detto: i dettagli della vicenda.
Una delle donne che continua a lasciare senza fiato per la propria eleganza, professionalità ed estremo talento è proprio lei, la bellissima Paola Barale. In molti la ricorderanno per via delle sue love story sia con Gianni Sperti che con Raz Degan, oggetto di numerosi articoli che hanno interessato la cronaca rosa. Ultimamente, però, la donna ha voluto lanciare un nuovo progetto: ecco di che si tratta.
Il debutto nel mondo dello spettacolo per Paola, è avvenuto nel 1989 nel noto show La ruota della fortuna, divenendo una delle attrici più apprezzate del momento. Ma come è nata la sua fama? In molti ricorderanno la prima apparizione della donna nel noto show Domenica In, in qualità di sosia della cantante Madonna.
Da allora, per Paola si sono aperte le porte del mondo dello spettacolo e abbiamo cominciato a vederla in molti programmi tv di successo come il succitato La ruota della fortuna, Tutti x uno, Festival italiano e i due spin-off de La ruota della fortuna, ossia La ruota d’oro e La ruota mundial.
Ultimamente, ha fatto parlare di sé per via della menopausa che, a detta sua, rappresenta un nuovo percorso di vita per una singola donna, un punto di partenza e non di arriva come molte affermano. Paola, infatti, ha lanciato un nuovo progetto che ha interessato addirittura parte della politica: andiamo a vedere insieme di che si tratta.
Paola Barale, il nuovo progetto strega tutti: ecco di che si tratta
Circa il tema della menopausa, Paola Barale ha voluto sensibilizzare l’argomento scrivendo anche un libro “Non è poi la fine del mondo” presentato davanti alla Camera dei deputati. Il disegno di legge lanciato il 13 Ottobre, sensibilizza il Governo a garantire una buona qualità di vita, attraverso l’attivazione di un piano Stato-Regioni.
Paola Barale, in una intervista rilasciata ai microfoni de Il Fatto Quotidiano, ha voluto raccontare di questo nuovo progetto e di come lo ha vissuto lei in prima persona.
Ha spiegato cosa è significato per lei essere in menopausa: “Per me è stata uno choc. Avevo 42 anni quando il ginecologo mi ha mandato il messaggino sui risultati delle analisi”.
Circa, invece, il progetto del libro ha voluto raccontare come è nato: “Nel libro parlano anche amici ed esperti, infatti. Quando mi sono accorta che parlando di menopausa in un programma televisivo le donne mi scrivevano del loro disagio come se avessi dato una notizia bomba ho capito che dovevo mettere a disposizione la mia esperienza personale. La menopausa, si stenta a crederlo, è ancora una parola tabù nella nostra società. Che genera silenzio e imbarazzo. Indotta o naturale che sia”.
In conclusione Paola ha invitato, attraverso il suo libro a pensare che la menopausa non è poi la fine del mondo e sicuramente le donne in menopausa “non sono fuori dal club”.
