La tematica è sempre più attuale, purtroppo, ed è per questo che si stanno diffondendo strumenti per scongiurare gli scenari peggiori.
La storia di Giulia Cecchettin, morta per mano dell’ex ragazzo Filippo Turetta, ha reso ancora più attuale la questione della violenza sulle donne. L’Italia continua a far registrare statistiche drammatiche da questo punto di vista e il 2023 si sta rivelando tra gli anni peggiori. Negli ultimi mesi però stanno emergendo anche tante storie di episodi spiacevoli sventati grazie a un semplice gesto che sul web è noto come Signal for Help.
È l’abbreviazione della denominazione originale Violence at Home Signal for Help, un segnale che in alcuni casi può salvare letteralmente la vita. Al telegiornale non è raro in questi giorni ascoltare testimonianze di ‘sopravvissute’ grazie all’intervento tempestivo di altre persone che hanno riconosciuto il ‘messaggio in codice’ e hanno agito di conseguenza. Di fondamentale importanza i social, soprattutto TikTok che si sta rivelando utilissimo alla causa.
Signal for Help, come è nato il gesto delle quattro dita?
In Italia lo ha rilanciato l’associazione gengleonlus.org, che si occupa di “genitori separati” e di “famiglie monogenitoriali”. In realtà a idearlo è stata la Canadian Women’s Foundation, il segnale internazionale di richiesta di aiuto chiamato Signal for Help – inizialmente in realtà era noto come Violence at Home Signal for Help, poi ha cambiato accezione diventando universale. Si tratta di un gesto molto semplice per attirare l’attenzione e segnalare una violenza in corso senza farsi scoprire dall’assalitore.
Si può utilizzare per chiedere aiuto se ci si trova in videochiamata oppure, chiaramente, di persona. È nato durante il lockdown quando tante persone si trovarono in isolamento o a convivere 24 ore su 24 tra le mura di casa, senza possibilità di uscire. Era l’aprile del 2020, da allora è diventato uno strumento fondamentale nella lotta contro gli atti violenti in ambito domestico e al di fuori. Negli Stati Uniti è stato ripreso e promosso dalla Womens’s Funding Network, TikTok e i social hanno fatto il resto.
L’importante è eseguirlo correttamente, tramite pochi passaggi: bisogna tenere in alto la mano e rivolgere il palmo verso la persona alla quale vogliamo chiedere aiuto (o, se in video, verso la telecamera), successivamente il pollice va inserito all’interno, le altre dita si piegano su di esso ad avvolgerlo; una sequenza che va reiterata più volte.