De André canta De André. Cristiano, il figlio di Fabrizio, canta un capolavoro di suo padre. È soltanto una parte di un’immensa eredità.
Ha il secondo nome il suo padre, Cristiano e il suo cognome, De André. Un nome importante ed un cognome che segna un’intera esistenza.
In un’intervista rilasciata al Corriere del Sera, Cristiano De André ha raccontato sé stesso, la sua vita, le sue emozioni, i suoi dolori. Una delle sue prime frasi non può che riguardare suo padre: “Non è stato facile crescere con lui. I figli d’arte crescono con un padre ingombrante, io sono cresciuto con un mito“, queste le sue parole riportate da huffingtonpost.it.
E con un mito si può cercare soltanto di convivere perché lo non si può imitare. Cristiano il suo lo ha fatto tutto, ha studiato musica fino a diventare ciò che è oggi, un grande polistrumentista. Ha fatto di tutto per conquistare quel padre quasi sempre assente e che non vedeva mai poiché dormiva di giorno e lavorava di notte.
Figlio di un punto di un riferimento ideologico ed utopistico come Fabrizio De André, un uomo che ha descritto storie presenti su tutte le antologie, e stampate a caratteri d’oro nelle menti di intere generazioni, Cristiano ha ritrovato il suo papà quando la vita gli aveva segnati entrambi e quando per Faber era quasi scoccata l’ultima ora.
De André canta De André
L’ultima trionfale tournée per stringere finalmente un rapporto vissuto quasi sempre fra assenza e silenzi. La voce e i versi meravigliosi di Faber e dietro di lui, o accanto a lui, Cristiano, che lo accompagnava, con gli strumenti ma soprattutto con l’anima.
Dopo quell’11 gennaio 1999, giorno in cui la poesia di Fabrizio De André si è andata a riposare per sempre, Cristiano è stato travolto da un’eredità pesantissima. Il tempo lo ha fatto assomigliare sempre più a suo padre. Lo guardi, lo ascolti e sembra di vedere e di ascoltare Faber. Dopo quasi 25 anni dalla sua morte.
E la voce e le parole di Fabrizio De André ritornano fragorose, emozionanti e struggenti con il volto e la voce di Cristiano. Il 15 dicembre è uscito l’album live Deandré#Deandré Storia di un impiegato. Il disco più politico di Faber, uscito nel 1973. Un disco straordinariamente attuale nonostante i suoi cinquant’anni.
L’attacco frontale di Faber contro il potere, in ogni sua forma. Anche Cristiano ha combattuto per decenni contro il potere. Il potere di un nome importante e di un cognome che ha segnato l’esistenza di molti.
Ora, Cristiano De André, l’unico vero erede di quell’immenso lascito umano, ideologico, artistico, vuole continuare a donare quell’immenso lascito umano, ideologico, artistico a quel popolo sterminato che non ha mai smesso di amare Faber. Con lui, Cristiano De André.