Roma, la sconfitta col Milan segna l’addio di Mourinho: chi potrebbe sostituirlo alla guida della squadra capitolina?
Il 16 gennaio è arrivato l’annuncio che ha posto fine all’avventura capitolina di José Mourinho: lo Special One è stato infatti esonerato dalla Roma, che ha comunicato la propria intenzione sui social. Nonostante ciò, l’obiettivo della società resta la Champions League: ecco il possibile successore.
L’avventura capitolina di José Mourinho è stata altalenante. Nonostante non fosse semplice, a causa alle difficoltà economiche del club e al rendimento non sempre smagliante degli acquisti, sotto la sua guida la Roma è riuscita ad alzare un trofeo, quello della Conference League, ed ha potuto sognare la conquista dell’Europa League, speranza distrutta solamente dal Siviglia in finale.
Tuttavia, non sono mancate nemmeno le gare disastrose. Troppe le occasioni sprecate. La società ha, dunque, deciso di presentare il conto all’allenatore a poche ore dalla sconfitta col Milan. Tuttavia, sui social i tifosi si dividono: da una parte chi piange il suo addio, dall’altra chi lo riteneva un passo necessario per il bene della Roma. Un desiderio unisce tutti: l’arrivo di un nuovo tecnico capace di guidare l’équipe nelle prossime partite.
Roma, addio Mourinho: De Rossi in pole, è la svolta di cui ha bisogno la squadra?
La Roma si rinnova. Dopo l’addio di Thiago Pinto, che lascerà ufficialmente dopo la chiusura della sessione invernale di calciomercato, anche Mourinho dice addio alla squadra capitolina. Sono, dunque, ore frenetiche per la società e i tifosi.
Il successore di Mourinho non avrà un compito semplice. Nonostante i momenti oscuri, il portoghese ha lasciato un segno importante della città e tra i tifosi. Dunque, per sostituirlo la dirigenza potrebbe puntare su un simbolo.
Difatti, stando al Corriere dello Sport, in pole per la panchina ci sarebbe un ex giallorosso, ossia Daniele De Rossi. Come allenatore, ha guidato solamente una squadra di calcio, ossia la SPAL in Serie B, dall’11 ottobre 2022 al 14 febbraio 2023, venendo esonerato dopo 17 partite (3 vinte, 6 pareggiate e 8 perse). Tuttavia, vanta un’esperienza nello staff della Nazionale italiana campione d’Europa 2020 come collaboratore tecnico. Inoltre, suo padre è il responsabile degli allenatori della Primavera della Roma. Dunque, grazie al suo background conosce bene l’ambiente e l’importanza del ruolo del tecnico.
Un altro aspetto positivo riguarda lo schema adottato dall’ex centrocampista. Difatti, nella sua esperienza a Ferrara ha utilizzato molto spesso una difesa a 3, scelta anche da Mourinho per la sua Roma. In particolare, l’ex giocatore giallorosso ha schierato la squadra con 3 moduli diversi: 3-5-2, 3-4-1-2 e 3-4-2-1.
Potrebbe essere, dunque, la scelta giusta per raggiungere l’obiettivo e contenere le polemiche per l’addio di una figura così importante? Bisognerà attendere per comprendere se l’ex giocatore diventerà il nuovo leader e se riuscirà a compiere la magia potteriana richiesta al suo predecessore.