Vivere in montagna non è per tutti. È necessario avere attitudine e stile di vita adeguato: ecco gli alpeggi più consigliati.
A chi non è mai stata fatta la domanda: mare o montagna? Solitamente la risposta ricade sempre sulla prima opzione. Possiamo dire che il mare piace alla maggior parte delle persone. Il rumore delle onde, il relax, farsi un bagno sotto il sole. Insomma, chi non desidererebbe vivere al mare? Eppure, con l’avanzare dell’età o per coloro che non amano le temperature elevate, sono in molti coloro che preferiscono la montagna.
Possiamo dire che ultimamente sono aumentare le persone che amano godersi l’aria fresca della montagna. Succede soprattutto a coloro che vivono nel caos della metropoli e desiderano staccare la spina. Vivere in un ambiente silenzioso, fresco, respirare aria pulita fa bene al fisico e alla mente. Per questa ragione molti decidono di trasferirsi in alpeggi, tra il verde della natura e lontani dal caos cittadino.
Vivere in un alpeggio vuol dire dedicarsi alla natura ma anche alla vita semplice e sostenibile. Questi tipi di abitazioni riescono a resistere anche alle condizioni climatiche più estreme. Ma quali sono quelli più indicati dove trasferirsi?
Gli alpeggi più consigliati dove trasferirsi
Gli alpeggi risalgono a tempi addietro, e per fortuna sono ancora presenti. Vennero infatti realizzati nell’antichità quando i montanari praticavano l’attività della transumanza, Un tipo di allevamento che appunto prevedeva lo spostamento del bestiame in base al clima. Nella maggior parte dei casi, dalle valli invernali a quelle estive. In questo modo i contadini potevano vivere sfruttando risorse naturali in modo sostenibile. Una modalità che permetteva di sfamare sia le persone che gli animali.
Solitamente per riuscire ad ottenere la possibilità di vivere in un alpeggio, ci sono dei bandi. Questi vengono resi pubblici dall’Ente per i Servizi dell’Agricoltura e alle Foreste della regione Lombardia. Vengono concessi cinque alpeggi tra i comuni di Sondrio, Bergamo e Brescia. Tuttavia, non tutti possono viverci. Bisogna infatti avere alcune competenze, come quelle pastorali. Chi riesce ad essere selezionato per il bando, potrà promuovere il patrimonio forestale.
Potrà poi vivere tra i tre e i sei anni in queste abitazioni montane. Parliamo di zone specifiche come: Alpe Pioda Cameraccio, a Sondrio. Mentre a Brescia c’è il Campolungo a Bienno, Cigoleto Stabil Solato a Bovegno e Vesta di Cima a Gragnano. Le persone che decidono di vivere in questi luoghi contribuiscono alla sopravvivenza della tradizione montana, ma soprattutto ad un forte impegno nel rispetto dell’ambiente.