Qual è l’attività fisica maggiormente benefica per la nostra salute: la camminata o la corsa? La risposta è sorprendente.
Meglio camminare o correre? Cos’è che fa meglio alla nostra salute? Bisogna partire dal presupposto che si tratta di due attività diverse. Prendiamo la corsa: correre è un vero e proprio esercizio fisico. Correndo esercitiamo una maggior forza sul piede e la nostra andatura si caratterizza per piccoli balzelli, un po’ come quando i cavalli vanno al trotto.
La corsa stressa maggiormente gli arti inferiori e non per nulla i corridori spesso soffrono di disturbi come fasciti, talloniti, tendiniti, plantarsi, metatarsalgie, per non parlare del rischio di procurarsi fratture. Motivo per cui prima di cominciare a correre sarebbe meglio consultare un medico per valutare possibili controindicazioni e se non sia meglio invece optare per un’attività più soft e meno impattante come il camminare.
Dalla sua il camminare ha infatti un impatto meccanico decisamente minore sulle articolazioni. Come spesso capita le attività più semplici nascondono tesori inaspettati. Tra le tante attività fisiche che possiamo fare per tenerci in forma fare lunghe camminate è senz’altro la più semplice. Ma se camminiamo con costanza possiamo ricavare innumerevoli benefici.
Camminare o correre? Cosa fa meglio al nostro corpo (e alla nostra psiche)
La camminata è un’attività praticamente alla portata di tutti. Può essere praticata a qualunque età e non ha controindicazioni particolari, a meno di non soffrire di specifiche patologie. Oltre a essere accessibile a tutti camminare è anche a costo zero, fatta salva la minima spesa per per un abbigliamento comodo e delle buone scarpe.
Camminare fa bene perché è un movimento naturale che acquisiamo fin da bambini. Durante la camminata la parte superiore del corpo segue l’andatura e la muscolatura è attiva, ma non in tensione. Fare una passeggiata più volte a settimana costituisce un vero toccasana per la salute del nostro corpo. Camminare ci fa bruciare calorie, migliora la nostra postura e l’equilibrio.
Ma non è tutto: la camminata ha ricadute positive sulla circolazione sanguigna e sul cuore. Inoltre favorisce la motilità intestinale. A lungo andare camminare spesso aiuta a diminuire il rischio di ammalarsi di diabete e di Alzheimer. Anche muscoli e ossa beneficiano della camminata e si riduce il processo di invecchiamento. Senza contare poi gli effetti positivi per l’umore: camminare riduce ansia e stress, stimola la produzione di endorfine.
Insomma: camminare è una vera “bomba” di salute e buonumore. E non serve neanche spendere chissà quanto tempo. L’OMS ha calcolato che per avere benefici per la salute bastano 20 minuti di passeggiata giornaliera. Una ventina di minuti di camminata quotidiana che fanno anche bene alle nostre tasche, visto che ci permettono di risparmiare 700 euro all’anno facendoci spendere meno soldi in carburante, spese di manutenzione dell’auto e per spostarci coi mezzi pubblici.