Come conciliare gusto e salute mangiando la pasta: qual è il tipo migliore che possiamo gustare in tavola?
La cucina è il fiore all’occhiello del nostro bel paese. Questa tradizione così fortemente italiana e così fortemente ricca e personale in realtà possiede un enorme patrimonio storico e perché no anche artistico alle spalle. Pertanto anche se molti di noi tendono ad ignorare questo aspetto, ci sono tanti secoli di storia dietro a quello che è e rappresenta ad oggi forse l’alimento più amato, più conosciuto, più preparato di sempre. Stiamo parlando della pasta. Fatta in ogni modo, in ogni forma, chi di noi riesce a farne a meno?
Perché la pasta ha avuto un grande successo sulle nostre tavole si può facilmente intuire dalle sue proprietà e qualità talmente note ed apprezzate. Per prima cosa, la pasta riempie quando si ha fame e basterebbe da sola senza altre pietanze. Inoltre è facile da preparare. Basta come sappiamo mettere a bollire dell’acqua in una pentola grande o piccola in base a quanta pasta vogliamo, mettiamo dentro qualche manciata di sale grosso, ci versiamo la pasta e il gioco è fatto. Possiamo poi davvero sbizzarrirci per quanto riguarda i condimenti che possiamo aggiungere e utilizzare e allo stesso modo i tipi di pasta sono veramente tanti.
Qual è il tipo di pasta migliore e più salutare che possiamo consumare?
Dunque ecco che sorge a questo punto la domanda più interessante e più importante che possiamo farci: quale sarebbe il tipo di pasta migliore da consumare per noi e per il nostro organismo? Conosciamo tutti infatti oramai le tante proprietà della pasta integrale che oramai sta prendendo sempre più piede ed è sempre più frequente sulle nostre tavole.
Anche il gusto, però, molte volte prende il sopravvento, perché quando mangiamo è importante rispettarlo, cercando di bilanciare anche quelle che sono le nostre esigenze fisiologiche. Qual è la pasta ideale? A gran voce potremmo sentirci dire dai medici e dai nutrizionisti che è quella integrale e per varie ragioni.
Legate di certo al basso contenuto di zuccheri e di amido che questa contiene rispetto invece alla pasta bianca. Non solo perché la pasta integrale vanta al suo interno un’alta percentuale di fibre, che rendono più lento il processo destinato a far assorbire i carboidrati nell’organismo. Utile per chi soffre di diabete ma anche per chi fa una dieta, perché ha poche calorie ed è comunque molto buona.