L’Europa del calcio! Madre o matrigna? L’Europa del calcio a volte ci regala il suo volto dolce e con esso dolci illusioni. Salvo poi randellarle e raderle al suolo.
I giardini di marzo si vestono di nuovi colori, ma non ricordano esattamente l’Italia. Almeno in Champions League. Le gare di andata degli ottavi di finale della massima competizione europea avevano semplicemente illuso.
La Lazio che sconfigge di misura un Bayern Monaco che in questa stagione sta soffrendo in maniera decisamente insolita, l’Inter che riesce a superare, 1-0, l’Atletico Madrid, ma quasi certa di fare la sua figura in terra di Spagna.
Infine il Napoli che pareggia al Maradona contro un Barcellona che non è più quello di Guardiola e Messi, lasciando sul campo una concreta speranza in vista del ritorno in Catalogna. Le partite di ritorno hanno raccontato, però, altro. Decisamente.
Il Bayern Monaco ha eliminato la Lazio, l’Atletico Madrid l’Inter, il Barcellona il Napoli. L’Italia non ha più sue rappresentanti in Champions League, dopo la finale raggiunta dall’Inter nella passata stagione. No Champions, sì Europa e Conference League.
L’Europa del calcio è anche madre
Non tutto è da dimenticare anche se il tutto lo abbiamo perso nella competizione più affascinante e di livello. Fortunatamente, però, c’è un’altra Europa. Un po’ più piccola, meno performante, meno affascinante, meno ricca. Ed in questa Europa vanno spedite Milan, Atalanta, Roma e Fiorentina.
I sorteggi in Europa League sono stati tutto fuorché benevoli dal momento che Milan e Roma daranno vita ad un italico derby dal gusto europeo, mentre l’Atalanta dovrà affrontare la favorita per la vittoria finale, ovvero il Liverpool di Jurgen Klopp.
L’unica nota positiva è che avremo sicuramente una formazione italiana in semifinale. Decisamente più fortunato il sorteggio della Fiorentina che, in Conference League, dovrà affrontare i cechi del Viktoria Plzen, impegno non proibitivo per i ragazzi di Italiano.
L’Europa del calcio che tanto aveva arriso alle formazioni italiane solo un anno fa, sta presentando un conto salato. I quarti di finale di Champions League senza squadre italiane rappresentano un pessimo risultato che mostra, però, il reale livello del calcio nostrano.
Che Milan o Roma, Atalanta e Fiorentina possano smentirci. Facile, però, immaginare come le tre finali europee disputate la passata stagione, e terminate con tre sconfitte, siano state soltanto un’altra ‘calcistica’, accecante illusione.