La persona che condivide la nostra vita può essere paragonata a una delle parti dell’albero. Foglia, ramo o radice: che differenza fa?
La parola crisi – così in voga negli ultimi anni – piace a pochi. E questo per il semplice motivo che le crisi sono banchi di prova. Sono una sorta di test che fa emergere la nostra vera pasta, scomoda rivelazione per noi. Non a caso crisi deriva dal greco krisis che significa sia giudizio che scelta.
Insomma, la crisi in un certo senso ci “pesa”, indica qual è la nostra vera sostanza. Le prove della vita dicono molto sul “materiale umano” che abbiamo di fronte. Una regola valida in tutti i campi della vita: che si tratti del partner, dell’amico o del collega di lavoro, ogni rapporto è destinato ad andare incontro a qualche crisi.
Come si comporterà la persona amata quando soffierà forte il vento delle avversità? Come reagirà davanti ai colpi del destino che ogni coppia è chiamata ad affrontare? Il giornalista-dottore Bruce Y. Lee, ben noto negli Usa, usa una triplice metafora per catalogare le persone che incontreremo nella vita: foglia, ramo o radice. Vediamo cosa le differenzia.
Foglia, ramo o radice: di che parte dell’albero è il tuo partner?
Partiamo dalle persone-foglia, quelle che entrano nella nostra vita per una stagione soltanto. Su di loro non si può fare grande assegnamento. Possono offrire giusto un po’ di ombra quando il sole picchia. Ma di fondo il loro attaccamento è piuttosto debole e tenderanno a dileguarsi in fretta nel momento in cui i venti della vita cominceranno a soffiare impetuosamente. Quando arriva l’autunno dell’esistenza le foglie cadono.
Se le persone-foglia non resistono alla prova del tempo le persone-ramo durano ben oltre la singola stagione. Sicuramente il loro attaccamento è più robusto. Ma la loro apparente solidità ha i suoi limiti. In periodi di pace e tranquillità i rami reggono egregiamente lo sforzo. Ma quando su di loro cominciano ad accumularsi i pesi della vita o si scatena una tempesta, i rami possono spezzarsi anche velocemente. Le persone-ramo alla lunga non reggono la pressione e il sovraccarico.
Infine ci sono le persone-radice. Come ha detto Tolkien, «le radici profonde non gelano». Rare sono le persone che sanno radicarsi in profondità nella nostra vita, quelle capaci di accompagnarci durante tutte le stagioni della vita, col gelo più intenso o col caldo più afoso. La loro forza sembra provenire da un altro mondo, porta il colore dell’eternità: fedeltà nelle avversità è la loro parola d’ordine.
Le persone-radice non moltiplicano inutilmente le parole, non si vantano né fanno notare quando sorreggono il tuo peso. Rimangono sotto la superficie garantendoci il nutrimento e tutte le cose necessarie per mantenerci in posizione verticale, con la schiena dritta di fronte alle prove dell’esistenza. Mai dimenticare che il vero test dell’amore consiste nella reazione davanti alle prove che il destino ci mette davanti.
E noi cosa vogliamo essere, che persona siamo? Foglia, ramo o radice? Quando il gioco si fa duro, tutti sappiamo chi vogliamo avere al nostro fianco: una persona-radice, la sola che non ci abbandonerà mai, nella buona o nella cattiva sorte.