Biden, contestazioni durante la raccolta fondi: “Vergognati”, i manifestanti per Gaza interrompono l’evento

L’evento di raccolta fondi che ha visto, come protagonisti, Joe Biden e i suoi predecessori democratici è stato interrotto più volte dai manifestanti.

La posta in gioco si fa sempre più alta. Le elezioni presidenziali statunitensi si avvicinano, mentre le primarie proseguono dando Donald Trump come favorito. A mettere Joe Biden in difficoltà figura sicuramente l’età: l’attuale presidente degli Stati Uniti, infatti, ha 81 anni e la maggioranza degli intervistati ai sondaggi lo ha definito “troppo vecchio” per continuare a ricoprire la sua carica.

Joe Biden organizza una raccolta fondi
La raccolta fondi di Joe Biden è stata interrotta più volte dalle proteste dei presenti – Foto Ansa – formatonews.it

La raccolta fondi è stata organizzata proprio nella speranza di guadagnare ulteriori consensi tra gli elettori. Insieme a Biden, all’evento hanno preso parte i suoi predecessori democratici: Barack Obama e Bill Clinton. I tre presidenti si sono riuniti, intervistati dal comico Stephen Colbert, sul palco del teatro Radio City Music Hall.

Anna Wintour ha contribuito alla pianificazione della raccolta, alla quale hanno preso parte artisti del calibro di Ben Platt, Lea Michele, Cynthia Erivo, Queen Latifah e Lizzo. L’ingresso partiva da un prezzo di 250 dollari a biglietto, arrivando a 100.000 dollari per poter scattare una foto con Biden, Obama e Clinton. L’evento – il primo che ha visto la partecipazione di tre presidenti democratici insieme – ha fruttato ben 25 milioni di dollari.

Biden, Obama e Clinton insieme: l’evento viene interrotto dai manifestanti che criticano le politiche esterne degli USA

Un ottimo risultato in termini di profitti: la raccolta fonti, infatti, è stata la più incisiva nella corsa elettorale di Biden. Tuttavia, il dibattito tra i tre presidenti è stato più volte interrotto dal pubblico. Il politico è stato contestato, principalmente, per la sua politica estera. In particolare per quanto concerne la crisi umanitaria che, ormai da mesi, sta interessando la striscia di Gaza.

Proteste all'evento organizzato da Biden
I manifestanti hanno attaccato ii presidenti per la politica esterna degli Stati Uniti – formatonews.it

“Avete le mani sporche di sangue” si è sentito urlare a gran voce in teatro. Tra il pubblico, non è passata inosservata Diane Sare – candidata indipendente al Senato di New York – che si è presentata con un cartello riportante la scritta “War Pigs”. La politica ha puntato l’attenzione sul potenziale pericolo di una guerra nucleare contro la Russia.

A Sare, si è aggiunto il grido di un altro presente: “Vergognati, Biden”. Le manifestazioni di dissenso hanno interessato non solo l’interno ma anche l’esterno del teatro, dove diverse persone ci sono riunite tra cori, bandiere e striscioni contro le armi e i conflitti che stanno portando a migliaia e migliaia di morti e feriti. Da parte sua, il presidente ha preferito non esporsi molto.

“Ci sono troppe vittime innocenti, sia israeliani che palestinesi” ha affermato, facendo poi riferimento alla “rabbia” – a detta sua comprensibile – di Israele. “Ho lavorato con i sauditi e con tutti gli altri Paesi arabi (…). – ha proseguito – Sono pronti a riconoscere pienamente Israele”. In conclusione, Biden ha ripreso a parlare di una “soluzione a due Stati” che, secondo lui, con i giusti presupposti potrebbe diventare realtà.

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