Marcello Mastroianni ed un film che è un omaggio fatto con il cuore ad un attore ‘unico’. Un ricordo dolcissimo di un papà ‘indimenticabile’.
Fontana Liri, in provincia di Frosinone, è il luogo che lo ha accolto. Il 28 settembre 1924 è la sua data di nascita. Marcello Mastroianni tra qualche mese, quindi, compirà 100 anni. Li compirà tutti perché quel 19 settembre 1996, a Parigi, il grande attore italiano gli occhi li ha chiusi soltanto per sognare.
Come quando, insieme al suo grande maestro, ed amico fraterno, Federico Fellini, il sogno ce lo ha rappresentato nelle sue millanta sfaccettature. E non c’è maniera migliore di augurargli ‘Buon Compleanno’ che attraverso un sogno. Un viaggio ‘onirico’, ma quanto mai concreto, reale, fatto di persone, ancor prima che personaggi, autentici che hanno avuto modo, ed il sincero piacere, di conoscerlo sul set, ma non soltanto.
E chi meglio della figlia, della vera figlia di Marcello Mastroianni, Chiara Mastroianni, avrebbe potuto intraprendere questo viaggio. Un cammino lungo un’intera vita lastricata di ricordi in ricordo di un papà famoso che il mondo invocava e che lei avrebbe voluto, invece, tutto per sé. E come Dante Alighieri ha avuto bisogno della guida nel suo Divino Viaggio trovandola poi in Virgilio, così anche Chiara Mastroianni l’ha cercata una guida. E l’ha trovata.
E chi meglio di sua madre, la compagna di Marcello Mastroianni, Catherine Deneuve, avrebbe potuto ‘recitare’ quel ruolo? Inizia così “Marcello mio”, molto di più che un film. Un’autentica emozione dedicata al grande Marcello. Un viaggio nella memoria. In quella della figlia del grande attore che è poi, per larghi tratti, anche la nostra. Cosa racconta il film?
La trama di “Marcello mio”
È estate. Non un’estate serena, ma particolarmente tormentata per Chiara. Il pensiero a quel papà costantemente, quotidianamente affiancato a lei con frasi del tipo “sei tutta tuo padre” o “quanto gli somigli”, la porta a diventare davvero suo padre. Chiara si cala, letteralmente. nei panni di suo padre Marcello indossando i suoi vestiti, i suoi occhiali, parlando come il suo papà.
Non un’imitazione, ma un’assoluta identificazione, con tanto di baffi sotto il naso. Accanto a lei mamma Catherine, ma anche Fabrice Luchini, Melvil Poupaud, Benjamin Biolay, Nicole Garcia e Stefania Sandrelli, personaggi che all’interno del film interpretano semplicemente loro stessi. Chi meglio di sua figlia Chiara avrebbe pertanto potuto ‘indossare’ il ricordo di Marcello Mastroianni?
Anche i luoghi che hanno fatto da sfondo alla pellicola sono i più cari a Marcello, a Catherine e a Chiara. Parigi, Roma, Formia hanno visto, osservato, reso indimenticabili tanti loro momenti di vita quotidiana, privata, intima. “Marcello mio” è questo. Un profondo viaggio interiore di una figlia vissuto con gli occhi dell’anima. E che il cuore ha proiettato sul grande schermo. Imperdibile. Indimenticabile. Come Marcello Mastroianni.