Francesco Guccini | Bologna riabbraccia ‘Il Maestrone’ 40 anni dopo

Francesco Guccini, Bologna, Piazza Maggiore. Una serata per ricordarne un’altra divenuta poi in un evento che ha fatto ’epoca’. Ed un disco.

Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po’ molli”.  E’ l’incipit della dichiarazione d’amore di Francesco Guccini, giovane ‘provinciale’, a Bologna, la sua ‘Parigi minore’. Il brano Bologna è datato 1981 ed è inserito all’interno dell’album, allora si chiamavano ancora così, “Metropolis”.

Francesco Guccini
Francesco Guccini – Foto Ansa -formatonews.it

1981, tre anni prima del 21giugno 1984. Non una semplice data sul calendario, bensì un momento di aggregazione di un popolo attorno ad un artista ‘gigantesco’, per mole fisica e per la capacità unica di sedurre ‘affabulando’. Il 21 giugno 1984 Piazza Maggiore, a Bologna, si è gremita di volti, di voci, di anime riunite a celebrare i 20 anni di carriera de ‘Il Maestrone” di Pavana.

Una serata di festa che si è via via trasformata in un’onda emozionale che ha travalicato i decenni. Da Bologna ‘la rossa e fetale’ sono partite note che hanno dato vita ad un disco “Tra la Via Emilia e il West” non soltanto immancabile ‘reliquia’ sugli scaffali dei ‘gucciniani’ della prima ora, ma perenne fonte di ispirazione per gli artisti arrivati dopo.

Una serata di festa allietata da presenze ‘enormi’. Grandi nomi a celebrare ‘un Grande’. Da Lucio Dalla a Paolo Conte, da Giorgio Gaber a Pierangelo Bertoli, dai Nomadi all’Equipe 84. 40 anni dopo, Piazza Maggiore, a Bologna, ha voluto ricordare quell’infinito momento tra note ed emozioni. E non poteva certo mancare il protagonista assoluto di quella serata. ‘Il Maestrone’ di Pavana, Francesco Guccini.

La maniera più bella per dire: GRAZIE

Il ‘diamante’ Francesco Guccini è stato incastonato all’interno di “Sotto le stelle del cinema”. Un grande evento che è ormai divenuto tradizionale nell’estate bolognese. Francesco Guccini si è intrattenuto, dialogando amabilmente, con Massimo Cotto. Ha ricordato quella ‘serata incredibile‘ dove 150 mila persone erano lì soltanto per lui.

Francesco Guccini
Francesco Guccini – Foto Ansa – formatonews.it

Il 17 giugno 2024 un altro popolo, uguale e diverso rispetto al 1984, si è radunato per rivivere quel momento. Tra coloro che quarant’anni prima avevano calpestato la stessa mattonella della piazza ed urlato le sue canzoni. Tra chi, quarant’anni prima, non era ancora nato e che si poi innamorato di Francesco Guccini ascoltando gli LP che il papà, o il fratello maggiore, metteva sul piatto dello stereo di casa.

Un popolo ‘eterogeneo’, di generazioni diverse. Diverso per provenienza, estrazione, cultura, ma accumunato dalle note, e dalle parole, di un’artista che da sessant’anni non smette di emozionare. Che lo si ascolti o lo si legga, Francesco Guccini è un’inesauribile fonte di ispirazione. Le sue parole non scorrono mai via velocemente, si impregnano sulla pelle, rilasciando riflessioni. Regalando benessere.

Piazza Maggiore ha ricordato un evento passato direttamente sulle pagine di storia della musica. Ha ricordato alcuni dei grandi artisti che hanno nobilitato, impreziosito quella serata e che oggi, purtroppo si continua a rimpiangere amaramente. Piazza Maggiore, però, ha voluto, soprattutto, celebrare, ed onorare, un artista che rappresenta una delle ultime ‘pietre miliari’ della canzone d’autore italiana.

Il 14 giugno scorso Francesco Guccini ha festeggiato il suo 84esimo compleanno. Ricordando, e celebrando quel concerto che l’artista modenese ha definito ‘la Woodstock padana’, Piazza Maggiore, al centro di ‘mamma Bologna’, che lo ha ‘cullato tra i portici cosce’, gli ha formulato gli auguri più sinceri.

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